Politica

M5S, lo sfogo della senatrice: "Decidono in sei". E i suoi la sfiduciano

Serenella Fukcsia si sfoga contro le rigidità di troppi esponenti del Movimento: "Dialogare sembra impossibile"

Beppe Grillo durante un incontro a Montecitorio con gli onorevoli grillini
Beppe Grillo durante un incontro a Montecitorio con gli onorevoli grillini

Palazzo Madama, decima Commissione del Senato. L'onorevole Serenella Fukcsia, M5S, assicura di non avere intenzione di lasciare il partito di Grillo dopo il caso del senatore Pepe, ma anzi di "voler contribuire ad aggiustarlo".

Ma appena si chiudono i battenti della commissione, dalle porte di legno filtrano parole forti, insulti e parolacce. Quindi la Fucsia esce trafelata dalla riunione, il cappotto ancora in mano, e consegna ai cronisti de Il Fatto Quotidiano quello che appare come lo sfogo di una persona delusa e amareggiata per il comportamento dei propri compagni di partito.

Dopo la bocciatura incassata domenica da Bartolomeo Pepe, senatore grillino sfiduciato dal meetup di Napoli e ora a rischio di esplusione dal Movimento, arriva l'ennesima confessione di un parlamentare stellato contro una gestione del partito che da sempre più parti sembra venir percepita come verticistica e autoritaria: "Lo sa qual è il problema del Movimento 5 stelle, l’unico problema? Che la gente non capisce un cazzo e pensa di capire", sbotta la Fukcsia. La senatrice si scaglia poi contro un certo atteggiamento di critica aprioristica: "Avevo fatto una commissione per le scuole ai tempi, no, andiamo per le scuole, no. Avevo fatto una cosa, il lavoro per i cassintegrati, no. Adesso le fa Renzi, e poi dobbiamo criticare perché Renzi le ha fatte. Ma le facesse... Secondo me per esempio i centri per l'impiego sono da chiudere perché non funzionano, il problema del lavoro si risolve con indagini di mercato, professionalizzando... in questo non mi sentivo tanto diversa da Renzi, i problemi vanno risolti, chi li risolve ben venga".

Ma la Fukcsia vuol essere ancora più chiara: "Io sono del parere che confrontarsi sugli argomenti, non che ci si chiude: non è possibile che tre persone del Senato e tre della Camera decidano per il Movimento Cinque Stelle. Non è possibile confrontarci e arrivare a una soluzione. Non può essere che comanda chi fa parte di una commissione, ma non ha le competenze in materia".

Interrogata sul caso della possibile espulsione di Bartolomeo Pepe, la Fukcsia sembra volersi cucire le labbra: "Non mi faccia parlare", dice alle telecamere del Fatto, "Io sono contro tutte le esclusioni, ma stasera sono stata cacciata perché ho contraddetto l'opinione di Nunzia Catalfo, l'esperta di turno in lavoro. Mi sono permessa di dire che non è una giuslavorista e che poteva ascoltarmi, ma sembra impossibile".

Va bene consultare la rete, ma alla rete bisogna dare gli strumenti per valutare, chiosa la Fukcsia. D'altronde i problemi non mancano nemmeno tra gli addetti ai lavori, nel Movimento: "Non mi stupirebbe se dietro al caso di Pepe ci fossero degli interessi a far parte sulla commissione d'inchiesta dei rifiuti. Confermo le voce sulle gelosie di territorio diffuse dai giornalisti, che ci hanno visto lungo." La conclusione lascerà l'amaro in bocca a chi vorrebbe un Movimento serrato graniticamente attorno a una sola volontà e a una sola linea politica: "Il problema non sono mica Grillo e Casaleggio, sono le persone senza sale in zucca, o hai dinanzi gente intellettualmente onesta e obiettiva, oppure con il fanatismo non si va da nessuna parte."

Poche ore, ed ecco che arriva la sfiducia del gruppo cittadino del Movimento Cinque Stelle Fabriano, da dove la Fukcsia proviene: "Il gruppo del MoVimento 5 Stelle Fabriano si dissocia in maniera netta e decisa dalle dichiarazioni e dall’atteggiamento tenuto dalla portavoce Serenella Fucksia", scrivono su Facebook i pentastellati di Fabriano, "In maniera particolare non possono essere accettate le illazioni lanciate sul caso dell’ ipotizzato avvio della procedura di espulsione del Senatore Pepe e l'accusa di incompetenza rivolta agli altri Senatori del gruppo.

Non saremo noi a chiedere la sua espulsione, ma deve essere chiaro che noi riteniamo che la Fukcsia non possa più essere considerata una portavoce."

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