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M5S, tornano i malpancisti: "No a diktat su Porcellum"

Grillo tuona: "Al voto subito, anche senza riforma". Ma alcuni parlamentari a Cinque stelle non ci stanno

M5S, tornano i malpancisti: "No a diktat su Porcellum"

Finite le ferie, tornano le tensioni e i mal di pancia nel Movimento 5 Stelle. Ai parlamentari grillini non è andato giù l'ennesima presa di posizione da parte di Beppe Grillo, che qualche giorno fa ha accettato persino il porcellum purché si torni al voto.

In questi giorni i dissidenti avrebbero manifestato un "profondo disagio" per il diktat del leader del Movimento, che si limita a imporre la linea dall'alto senza stimolare un dibattito all'interno del M5S, con la discussione sulla riforma elettorale già calendarizzata - pare - al 3 settembre in commissione Affari Costituzionali del Senato. Sul tavolo ci sono sette ddl, nessuno dei quali a firma grillina.

Di certo, le posizioni tra i 5 stelle sono diverse. Oggi sulla sua pagina Facebook, Luis Alberto Orellana sostiene ad esempio che il sistema migliore per una Repubblica
parlamentare sarebbe il modello proporzionale. Qualcuno teme che Pd e Pdl si mettano d’accordo per un super Porcellum che elimini il M5S, anche se nessuno sa dare spiegazioni in merito. Riusciranno a trovare una quadra senza far scoppiare un nuovo caso all'interno del Movimento?

Nel frattempo sul blog di Grillo appare un post che attacca gli "aperturisti", quelli che sono tentati dall'appoggiare un Letta bis. Un invito a lasciare il movimento firmato dalla senatrice Paola Taverna, sotto forma di poesia in dialetto romano: "Perché nun ve ne andate felici e contenti. Lasciate che sto sogno che in tanti ancor vediamo possa spiccare er volo...

e voi state lontano".

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