Politica

«Macché allarme, a Torino e Milano è peggio»

Roma non è «un far west di illegalità, non è la Chicago anni '20 descritta nei mesi scorsi da stampa e tv». Dopo lo stupro che ha acceso gli animi e rinverdito le polemiche sulla questione sicurezza nella Capitale - definita dal segretario romano pd Miccoli capitale degli stupri - il primo cittadino vuole fare chiarezza. E sul blog snocciola dati e cifre a sostegno della sua affermazione. In un post dal titolo significativo - «Sicurezza: la mala informazione mortifica e danneggia Roma» - Gianni Alemanno fa riferimento alle elaborazioni del Sole 24 ore da cui risulta che la provincia di Roma, in termini di reati rapportati al numero di abitanti, è soltanto quinta nella classifica di tutte le province, dopo Milano, Rimini, Bologna e Torino. «Milano - fa notare Alemanno - ha un numero di reati in cifra assoluta superiore a quelli di Roma. Nonostante abbia una provincia molto più piccola ed una percentuale di denunce per abitante superiore al 20% a quello del nostro territorio». Non solo: i dati del ministero dell'Interno evidenziano che Roma, rispetto a Milano, conta meno scippi, meno borseggi, meno rapine e meno furti in casa. E per quanto riguarda borseggi, scippi e rapine, Roma fa meglio anche di Torino. La capitale dei borseggiatori è Genova seguita da Bologna, mentre la città eterna è al settimo posto. Nella capitale l'aumento dei reati tra il 2010 e il 2011 equivale all'8%, quanto Bologna. «Percentuale superiore a quello della media nazionale - ammette il sindaco - ma in modo nettamente inferiore ad almeno altre 15 province». Insomma «viene drammatizzata la situazione della città, come se fosse quella che versa in condizioni peggiori» mentre «si minimizzano i risultati negativi di città amministrate dal centrosinistra come Milano, Torino e Bologna».

In serata ad alimentare le polemiche c'ha pensato anche il leghista Calderoli: «L'unica soluzione - ha dichiarato - è quella di tagliarglielo via, se non chirurgicamente almeno chimicamente».

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