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Mafia, ora si sveglia Casini: "Dietro agli attacchi al Colle schegge della magistratura"

Adesso tutti a difendere Napolitano. In campo il Csm. E Casini: "Schegge della magistratura con obiettivi indtimidatori". E Napoli: "Benvenuto"

Mafia, ora si sveglia Casini: "Dietro agli attacchi al Colle schegge della magistratura"

Adesso tutti difendono il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Da quando sono spuntate le telefonate che coinvolgono il capo dello Stato nella trattativa tra Stato e mafia, la politica è stata inondata di ipocrisia: adesso la sinistra si scapicolla per difendere il Quirinale, ma non più di vent'anni fa chiese l'impeachmente per Francesco Cossiga. E accade pure che chi per anni si è schiaerato a spada tratta dalla parte della magistratura, adesso parlano di complotti e schegge impazzite.

Per difendere Napolitano è sceso in campo anche il Csm. Il vicepresidente Michele Vietti ha voluto ricordare che il Colle rappresenta un riferimento sicuro. "Non faccio dietrologie - ha dichiarato a Sky Tg24 Vietti- mi limito a rilevare che il capo dello stato in questo Paese, in questo momento è il riferimento più sicuro per l’esercizio delle funzioni istituzionali". Anche in parlamento è una corsa a schierarsi dalla parte del capo dello Stato. Per il leader dell’Udc Pie Ferdinando Casini, l'attacco al presidente della Repubblica "è chiaramente pretestuoso e infondato". "Tanto per essere chiari - ha spiegato l'esponente centrista - non penso venga da partiti politici ma da schegge della magistratura che forse hanno obiettivi intimidatori". Aprendo l’assemblea degli amministratori e dirigenti Udc del centro Italia, il segretario Lorenzo Cesa ha bollato come "indecenti e vergognosi" gli attacchi subiti dal Colle nelle ultime ore. Anche il leader dell'Api Francesco Rutelli ha definito "irresponsabile aprire polemiche sul ruolo del Capo dello Stato" e ha criticato duramente Antonio Di Pietro "impegnato a scavalcare Grillo".

A Casini ha replicato a stretto giro il vicepresidente del gruppo del Pdl alla Camera Osvaldo Napoli: "Leggo sulle agenzie che qualcuno ipotizza che dietro le polemiche di questi giorni ci siano 'schegge di magistratura' che potrebbero agire 'per scopi intimidatori' e penso che le stesse agenzie, per errore, hanno messo in rete qualche vecchia dichiarazione del presidente Berlusconi. Leggo meglio e ah, sì, è il presidente Casini che spiega così gli attacchi rivolti al presidente Napolitano, al quale rinnovo i sensi della mia più ferma e convinta solidarietà". Da qui la stoccata al leader centrista: "Benvenuto presidente Casini, anche in ritardo, ma benvenuto". Anche il segretario del Pdl, Angelino Alfano, considera "indecorose e indegne le intercettazioni che sfiorano il Quirinale".

"Tutto ciò riguarda una modalità barbara a cui abbiamo provato a porre rimedio", ha concluso.

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