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Da Mani Pulite a Expo. Il ritorno di Greganti, il Compagno G

Operaio della Fiat, uomo del Pci, condannato per finanziamento illecito al partito, oggi torna nel mirino della procura

Da Mani Pulite a Expo. Il ritorno di Greganti, il Compagno G

Operaio della Fiat, uomo del Pci, poi aderente al Pds; coinvolto e arrestato nell’ambito dell’inchiesta Mani Pulite, Primo Greganti si professò sempre innocente, guadagnandosi l’appellativo e la fama di "Compagno G", cioè l’uomo che non molla e resiste a tutto pur di difendere fede politica e partito. Vent’anni dopo Tangentopoli, dalle cronache giudiziarie rispunta il nome di Primo Greganti: 70 anni, tessera Pd in tasca e una nuova accusa formulata dai pm milanesi in merito all'Expo. Nato nel 1944 a Jesi, in provincia di Ancona, Greganti è a Torino già 14 anni dopo; lavora come operaio in casa Fiat, ma la passione politica s’affaccia presto e prende le forme dei primi incarichi nel partito comunista che scalerà con il tempo, fino alla segreteria della Federazione di Torino e alla collaborazione con la direzione nazionale, per poi seguire Occhetto nel progetto del Pds. Ma è Mani Pulite a renderlo famoso: complice l’atteggiamento granitico con cui ha difeso la propria asserita innocenza di fronte ai magistrati milanesi, senza mai concedere alcuna confessione. Condannato a 3 anni e 7 mesi per finanziamento illecito al partito, patteggiò vedendosi la pena ridotta a 3 anni.

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