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Marchionne faccia di tolla

l'Ad: "Renzi è un uomo che ha coraggio e lungimiranza". Ma essere benedetti da Fiat è una medaglia di tolla

Marchionne faccia di tolla

Poche parole, buttate lì da Matteo Renzi insieme a mille altre mentre parlava agli industriali riuniti a convegno a Trento: «Sono e sarò contrario a chiudere le frontiere europee agli immigrati». Nessun dubbio, non c'è neppure il tentativo di prendere un minimo di distanza da quella indiscriminata politica dell'accoglienza che ha provocato migliaia di morti e milioni di disperati. Sul tema dell'immigrazione il premier resta ancorato alla ricetta della sinistra, un mix di demagogia, falso solidarismo e incoscienza. Apriamo pure le frontiere, come sostiene il premier, però almeno smettiamola di piangere quando il barcone si rovescia o se l'Europa se ne frega e lascia pagare a noi il conto dell'invasione.
Renzi a Trento ha incassato anche la benedizione di Sergio Marchionne, uno che dell'Italia se ne intende. Tanto che per salvare la sua azienda l'ha spacchettata tra Stati Uniti, Inghilterra e Olanda. Quello del bacio della pantofola di Fiat al premier di turno è un rito antico quanto il Paese, neppure Mussolini venne risparmiato. In tempi recenti, il premier Mario Monti, appena insediato, fu addirittura ricevuto con tutti gli onori nello stabilimento di Melfi. «È un uomo che ha coraggio e lungimiranza», disse di lui Marchionne nel suo discorso di benvenuto. Passano pochi mesi, l'Italia va ancora di più nella melma e l'uomo della provvidenza va a casa. Altro giro, altro premier. Enrico Letta riceve Marchionne a Palazzo Chigi.
Il signor Fiat esce entusiasta dall'incontro. Dice: «Letta è un uomo forte che trasmette sicurezza». E non cambia idea neppure di fronte all'evidente inconsistenza: «Spero - dichiara pochi mesi dopo - continui così, serve stabilità». Ora siamo agli elogi sperticati di Renzi, una sorta di «Matteo stai sereno» che se fossimo nei panni del presidente del Consiglio, visti i precedenti, faremmo gli scongiuri. Essere benedetti da Fiat è una medaglia di tolla.
Come la faccia di Marchionne quando te la appende al petto. Lui sa che i premier passano e che Fiat resta.

Nel senso che con premier e maggioranze come queste, resta giustamente all'estero.

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