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La Margherita valuta la querela per Lusi: "Dichiarazioni deliranti"

Dopo le affermazioni dell'ex tesoriere sul finanziamento al partito di Rutelli, la Margherita sta valutando la querela per le dichiarazioni "grossolonamente diffamatorie"

La Margherita valuta la querela per Lusi: "Dichiarazioni deliranti"

Come da copione, dopo le accuse dell'ex tesoriere Luigi Lusi, la Margherita-Dl ha dato mandato ai suoi legali di tutelare in ogni sede appropriata l’onorabilità del partito. 

Le dichiarazioni fatte da Lusi, vengono definite "deliranti" dall'ex partito di Rutelli. "I dirigenti della Margherita, Francesco Rutelli, Enzo Bianco e Giampiero Bocci, ci hanno incaricato di studiare la possibilità di denunciare il senatore Luigi Lusi per le dichiarazioni grossolanamente diffamatorie fatte ieri nel corso del programma televisivo di Michele Santoro", ha affermato l’avvocato Titta Madia, legale, insieme con il collega Alessandro Diddi, dei vertici della Margherita. "Noi stiamo valutando se sussistano gli estremi del reato di diffamazione in relazione alla genericità delle allusioni di Lusi, calunniose, ma non rivolte specificamente ad alcun soggetto identificabile", ha aggiunto l'avvocato.

Le dichiarazioni di Lusi hanno alimentato polemiche e sospetti sul sistema dei finanziamenti ai partiti. "Questa partita è molto più grande, questa partita fa saltare il centrosinistra. E quando su di me uscirà fuori ulteriore merda che servirà a screditarmi definitivamente non ci sarà più una domanda da porsi", aveva detto Lusi, accusato di aver sottratto 13 milioni di euro dal capitale del partito, in un passaggio dell’intervista trasmessa su Servizio pubblico.

"Io ho gestito 214 milioni di euro, ne ho lasciati 20 in cassa. Facciamo finta che ne abbia presi 7 poi ho pagato 6 milioni di tasse e arriviamo a questi famosi 13 milioni. Ne rimangono altri 181. Li abbiamo usati tutti per pagare il personale e i telefonini?", si è chiesto Lusi. Che poi aveva aggiunto: "Perché i revisori dei conti e il comitato di tesoreria hanno sempre fatto relazioni positive sui miei bilanci? È evidente che andavano bene altre cose, no?".

"Io eseguivo ciò che mi veniva detto ed evidentemente per loro ero affidabile. Le cose che facevo rientrano nel border line del finanziamento alla politica. Formalmente è tutto lecito", ha precisato Lusi. 

Lo scandalo delle risorse sottratte della Margherita, secondo Lusi, nascerebbe da "un fuoco amico, figlio di una guerra vecchia, prima contro Rutelli e poi contro il Pd", non da un warning della Banca d’Italia. "Noi abbiamo sempre risposto alle segnalazioni di Unicredit e Unicredit ha rimandato indietro le nostre risposte perché in realtà inciuciava. Ma perché inciuciava? Perché qualcuno gli ha detto di inciuciare", ha concluso Lusi.

Intanto la procura di Roma acquisirà il filmato dell’intervista del senatore Lusi.

A piazzale Clodio non si esclude che l’ex tesoriere della Margherita possa essere riconvocato a breve, dopo l’interrogatorio di metà gennaio.

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