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Mediaset, i giudici non credono ai medici: visita fiscale per il Cav

L'ex premier ancora ricoverato al San Raffaele. Ma la Corte d'appello non crede ai certificati medici: un medico oculista e un medico legale al San Raffaele per sottoporre d'autorità il Cavaliere a una visita

L'auto del Cav davanti al reparto A dell'ospedale San Raffaele
L'auto del Cav davanti al reparto A dell'ospedale San Raffaele

Visita fiscale per Silvio Berlusconi. La corte d'appello di Milano non crede ai certificati medici e decide, su richiesta della Procura generale, di mandare un medico oculista e un medico legale presso il San Raffaele per sottoporre d'autorità il Cavaliere a una visita che accerti definitivamente se davvero non è in grado di presenziare all'udienza o se stia inventando tutto per portare in là il processo.

È una decisione a suo modo clamorosa, perché smentisce la decisione opposta presa appena ieri dai giudici del caso Ruby, che avevano invece ritenuto la documentazione proveniente dal San Raffaele, dove Berlusconi è ricoverato da ieri mattina, più che sufficiente a dimostrare le condizioni di salute dell'imputato. Ma questa mattina, nell'aula del processo d'appello per la vicenda dei diritti TV, dove era prevista l'arringa dei legali di Berlusconi, gli stessi legali hanno depositato un nuovo fax proveniente dal San Raffaele, che attestava il perdurare della infiammazione (una uveite bilaterale) che affligge l'ex premier. Anche qui, come ieri ha fatto Ilda Boccassini, la pubblica accusa ha chiesto che si accertasse con visita fiscale il reale stato di salute. E, a sorpresa, il tribunale ha accolto la richiesta"vista la particolarità della patologia addotta". Due medici sono stati inviati al San Raffaele con l'autorizzazione a acquisire la cartella clinica del paziente, e dando tempo fino a mezzogiorno per il responso. Uno dei medici è Pasquale Troiano, oculista, del Policlinico di Milano. Da segnalare che l'altro medico precettato è Carlo Goi, medico legale, che di solito per conto del tribunale di Milano effettua le autopsie. La visita si è tenuta intorno a mezzogiorno, il Cavaliere si è sottoposto all'esame dei sanitari senza opporre alcuna immunità. La Corte d'appello è ora in attesa che i due medici incaricati comunichino l'esito dei controlli effettuati.

È la prima volta, nella storia ormai lunga dei processi a Berlusconi e delle polemiche sulle sue richieste di rinvio delle udienze, che si arriva a mandare dei medici fiscali a verificare le reali condizioni di salute dell'imputato. È un accertamento consentito dalla legge ma che evidentemente dimostra come i giudici non credano a quanto asserito dai medici che hanno in cura l'ex presidente del Consiglio. D'altronde già nelle scorse udienze la Corte d'appello aveva cercato di ridurre al minimo i rinvii, rifiutando più volte la richiesta di pausa del processo durante la campagna elettorale e rassegnandosi solo a concedere una breve tregua a ridosso del voto. La settimana scorsa Berlusconi si era presentato in aula per rendere alla Corte una dichiarazione spontanea in cui negava di essersi mai occupato dell"acquisito dei film americani da trasmettere sulle reti Mediaset, e sottolineano come la frode fiscale che gli viene contestata, circa 3 milioni, sia una goccia nel mare rispetto alle tasse pagate dal suo gruppo nel corso dello stesso periodo, oltre 567 milioni di euro. Subito dopo, il procuratore generale Laura Bertolé Viale aveva chiesto la conferma della sua condanna a quattro anni di carcere e cinque di interdizione dai pubblici uffici.

Ecco il testo completo dell'ordinanza emessa dalla Corte d'appello presieduta dal giudice Alessandra Galli: "Vista la documentazione medica prodotta nelle more dell'udienza e altresì in data odierna; ritenuto opportuno stante anche la particolarità della patologia dedotta disporre accertamento medico circa lo stato attuale della medesima, le cure e il presidi necessari al suo trattamento, e se il quadro clinico accertato possa costituire un assoluto impedimento a presenziare all'odierna udienza ovvero se la partecipazione possa avvenire con adeguate cautele; dispone che con massima urgenza venga eseguito il predetto accertamento a cura del dottor P. Troiano oculista del dott. C.

Goi medico legale; autorizza i predetti ad accedere al luogo di cura e a prendere visione della documentazione medica".

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