Cronaca locale

Milano, la Kyenge arriva a sirene spiegate: contestata la sua scorta

Il ministro arriva a un appuntamento con un corteo di auto, a tutta velocità e in contromano. I presenti: "Vergogna". E lei: "Le scelte sulla sicurezza non le faccio io"

Milano, la Kyenge arriva a sirene spiegate: contestata la sua scorta

La scorta è spesso vissuta dai cittadini come uno dei simboli dell’arroganza dei potenti e proprio per la scorta in molti sono finiti nel mirino. Un destino che da oggi coinvolge anche il ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge. Il suo arrivo a un evento a Milano, preceduta da un’auto a sirene spiegate e paletta fuori dal finestrino - con tanto di tratto di strada in contromano -, è stato salutato dai fischi dei passanti, dalle critiche del popolo del web, oltre che da nuove invettive dalla Lega Nord.

Ore 10, quartiere Niguarda, periferia della città. A Villa Clerici sta per iniziare un convegno in occasione della Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Il ministro Kyenge è invitato. Le sirene si sentono da lontano. Si avvicinano. Tre auto arrivano a velocità sostenuta. Ad aprire il "corteo", una vettura dei finanzieri, la paletta agitata fuori dal finestrino. Percorrono alcune decine di metri della stretta via Terruggia - dove si trova il luogo dell’appuntamento - in contromano. E si lasciano dietro alcuni residenti della zona, passanti e avventori del vicino mercato rionale, inviperiti. Fischi. "Vergogna, vergogna", urlano in direzione delle macchine. "Le scelte sulla sicurezza non le fa la sottoscritta", si giustificherà più tardi, sollecitata dai giornalisti a margine di un’altra tappa della sua giornata nel capoluogo lombardo. Ma ormai il Carroccio aveva già preso al balzo l’occasione per tornare ad attaccare il ministro. "Il governo intervenga e la richiami ufficialmente a un uso più civile della scorta", è stata la protesta del consigliere comunale Massimiliano Bastoni. Il segretario lombardo Matteo Salvini si affida invece ai social network (dove sul tema i commenti non mancheranno): "La signora Kyenge stamattina arriva a un mercato di Milano con 3 auto blu di scorta, sirene e palette. La gente la contesta". "Come mi dispiace, sicuramente la signora Boldrini farà subito un comunicato in difesa della poverina...". Di certo, Milano non sembra portare fortuna al ministro.

Già lo scorso 21 maggio - altra sua lunga visita in città - si era parlato più di un "incidente" che delle iniziative a cui aveva partecipato: la mancata stretta di mano con il capogruppo lumbard in Consiglio comunale, Alessandro Morelli. Anche lì protagonista fu la scorta, che tenne il consigliere a distanza. "È un problema di sicurezza, la Kyenge e la scorta non conoscono Morelli e si sono attenuti alle normali procedure", spiegarono dallo staff. Almeno quel caso però oggi si è chiuso. Non a Villa Clerici, dove il leghista si era precipitato per un nuovo "faccia a faccia", ma a Palazzo Marino, sede del Comune.

È qui che i due, inaspettatamente, si sono incrociati: stretta di mano, sorrisi e l’augurio del ministro di "buon lavoro".

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