Politica

"La ministra squillo". Bagarre sulla vignetta di Vauro

Nella vignetta il ministro vestita da prostituta. La Fornero indignata: "Volgare maschilismo"

La vignetta di Vauro
La vignetta di Vauro

Poche, indignate parole. Il ministro del Welfare Elsa Fornero "straccia" la vignetta firmata da Vauro e pubblicata questa mattina in prima pagina dal Manifesto. "La trovo vergognosa", commenta. Effettivamente il tratto del vignettista è volgare. Ma di questo c'è ben poco da stupirsi. Ospite ad Annozero, sppalleggiato da Michele Santoro, Vauro ha sempre disegnato contro. Violenti attacchi all'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e pesanti insulti a papa Benedetto XVI non sono mai mancati. Libertà di satira: questa l'arma usata dal vignettista per poter infierire contro i nemici.

Questa mattina è toccata alla Fornero. Prendendo lo spunto dallo scontro sui mancati investimenti di Fiat in Italia, Vauro ha disegnato la titolare del Welfare in calze a rete e reggiseno di pizzo, una sigaretta fumante tra l'indice e il medio, seduta su un divano di pelle con davanti un telefono che non suona. Fornero: "Aspetto che il telefono squilli". Così c'è scritto sopra la vignetta. E sotto: "La ministra squillo". Va da sé che la vignetta è stata dapprima accolta con freddezza, poi è scoppiato un vero e proprio putiferio. "La vignetta di Vauro denota il persistente maschilismo volgare e inaccettabile da parte di alcuni uomini", ha commentato la Fornero arrivando ad un convegno promosso dal Cnel.

"Sono insulti che io respingo al mittente", ha concluso.

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