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In motoslitta sulla «nera», strage sul Cermis

In motoslitta sulla «nera», strage sul Cermis

È di sei morti e due feriti gravi il tragico bilancio dell'incidente di montagna avvenuto ieri sera intorno alle 22.30 sull'Alpe Cermis, in Trentino, dove un gatto delle nevi è uscito fuori pista e finito in un dirupo. I feriti sono stati trasportati uno all'ospedale Santa Chiara di Trento e l'altro all'ospedale di Cavalese da un elicottero dell'Esercito alzatosi in volo da Bolzano.
Secondo le prime ricostruzioni i turisti che facevano parte di una comitiva russa, dei quali sei (quattro uomini e due donne) sono deceduti e due sono rimasti feriti in modo grave, avevano noleggiato una motoslitta con la quale erano partiti dal rifugio Sporting hotel, che si trova nella località Alberghi del Cermis, al Doss dei Laresi, che si trova a quota 1.280 e che ospita la stazione di monte della cabinovia che parte da Cavalese. Il guidatore del mezzo, uno dei turisti rimasti feriti, avrebbe perso il controllo in una pista denominata Olimpia 2 e ha sfondato le reti. Tutti gli occupanti della motoslitta sono finiti in una scarpata profonda 100 metri. Secondo la ricostruzione dei soccorritori le vittime dell'incidente viaggiavano su una o più motoslitte, affittate probabilmente da privati, sul tracciato di una pista «nera», ovviamente chiusa di notte, che avrebbero fatto bene a evitare a favore della vicina pista rossa illuminata, fruibile dagli sciatori in notturna. Sembra che i mezzi da neve si siano cappottati su un lato della pista e alcuni degli occupanti siano stati sbalzati fuori, finendo in parte sulla pista stessa e in parte tra le rocce e nel bosco, dove poi le loro salme sono state individuate e recuperate. L'ipotesi è che i turisti, di cui le località sciistiche del Cermis sono affollate in queste vacanze tra Natale e anno nuovo, avessero trascorso la serata in uno dei rifugi o ristoranti in quota, per fare poi ritorno in albergo a tarda sera. E in effetti prendere a noleggio motoslitte e gatti delle nevi per guidarli di persona sembra essere una delle mode dell'anno, soprattutto fra i turisti più facoltosi, che preferiscono provare il brivido della guida invece che noleggiare i mezzi con il conducente. Sul posto hanno operato quattro squadre dei vigili del fuoco più una squadra del soccorso alpino, come ha riferito a Sky Tg24 Stefano Sandri, ispettore dei vigili del fuoco. Le operazioni di soccorso sono state rese lente e complesse dal terreno accidentato, la neve e ovviamente il buio, ma i soccorritori, ha spiegato Sandri, sono riusciti ad arrivare in breve tempo sul posto e a recuperare già tutti gli otto turisti, sei dei quali deceduti. L'allarme a Trentino emergenza era stato dato alle 22.

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