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Nasce il giornale scritto dalla casta mondiale

Si chiama World Post Su internetLe firme: Obama, la Merkel, Blair. Il Guardian: "Lo leggerà l'1% della gente..."

Nasce il giornale scritto dalla casta mondiale

New York - Le firme ci sono già e sono famose e potenti. Barack Obama, Angela Merkel, Tony Blair, il Dalai Lama, Bill Gates e altri ancora saranno gli editorialisti del nuovo progetto della regina delle news digitali negli Stati Uniti e oltre, Arianna Huffington. Assieme al miliardario e investitore Nicolas Berggruen, a capo di un think tank che raccoglie i contributi di leader mondiali, la giornalista ha ideato un nuovo sito, il World Post che darà voce ai potenti del mondo. Così, per capire il Brasile alla sfida delle Olimpiadi di quest'anno, il lettore potrà leggere l'ex presidente del Paese, Fernando Henrique Cardoso, o se volesse approfondire la questione della disoccupazione giovanile in Europa, potrebbe trovare le riflessioni dell'ex premier greco George Papandreou. I grandi della terra sono riuniti in un unico sito per commentare gli eventi politici e sociali. Il Guardian, presentando il nuovo sito, lo ha definito la pubblicazione per l'1% della popolazione. Arianna Huffington però ha in mente anche altro: il piano, ha spiegato, è quello di dare spazio alle idee dei leader, alle voci influenti, pubblicate accanto a quelle di giovani e lettori che di solito non hanno una piattaforma.
Al progetto non manca sicuramente l'abbondanza di nomi importanti, e non soltanto tra le firme. Nel board editoriale siedono Eric Schmidt, amministratore delegato di Google, e Pierre Omidyar, presidente e fondatore di E-Bay, che aiuteranno con idee e progetti.
Il World Post sarà presentanto questo mese al World Economic Forum di Davos, in Svizzera, e il suo debutto si annuncia già in grande stile: un'intervista al presidente cinese Xi Jinping e i contributi delle robuste firme dovrebbero portare i visitatori del sito a 12 milioni nei primi giorni.
É un inizio ambizioso nell'era della tanto dibattuta crisi dei media, mentre negli Stati Uniti aumenta il numero di giornalisti di fama che lasciano le testate tradizionali per tentare nuove avventure editoriali. Glenn Greenwald, che ha firmato per il Guardian le inchieste basate sui documenti forniti da Edward Snowden, ha lanciato un progetto di giornalismo investigativo con la sua First Look Media, che ha ricevuto 50 milioni di dollari da Omidyar.

Il presidente di E-Bay, coinvolto anche nel futuro di World Post, non è l'unico uomo d'affari a investire oggi in un mercato troppo spesso dato per spacciato: basti pensare alla recente acquisizione da parte di Jeff Bezos, fondatore di Amazon, del Washington Post.

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