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Nel derby delle bottiglie giovani il nostro Novello gioca d'anticipo

RomaÈ il vino simbolo dell'autunno. E quest'anno esce con una settimana di anticipo rispetto al solito. Già da ieri, infatti, si possono acquistare e stappare le bottiglie di Novello, il primo vino della vendemmia 2012, che è stata caldissima e quindi molto precoce. Ma in questo modo si spera anche di approfittare delle due settimane che precedono l'uscita del Beujolais Nouveau, il più rinomato concorrente francese, prevista per il prossimo 15 novembre.
Il Novello ha un mercato tutto suo, che non corrisponde affatto a quello dei cosiddetti wine-lovers, le cui preferenze vanno a vini più strutturati e ambiziosi. Molti di essi, anzi, non considerano il Novello un vino vero è proprio. È prodotto infatti con una tecnica peculare, la cosiddetta macerazione carbonica (che prevede di lasciare per un breve periodo i grappoli di uva interi in un serbatoio contenente anidride carbonica) che gli dona sentori di frutta fresca e ne smussa qualsiasi asperità tannica. Caratteristiche queste che, unite alla bassa gradazione e al prezzo accessibile (in media 5 euro a bottiglia), fanno del Novello un vino dedicato ai giovani e alle donne. Insomma, una sorta di entry-level al mondo del vino vero e proprio, funzione che il Novello ha svolto egregiamente fino a qualche anno fa ma che ore appare esaurita. La Confederazione italiana agricoltori registra infatti una notevole perdita di appeal e quindi di mercato per il Novello: secondo i dati contenuti in un report in dieci anni si sono perse oltre 14 milioni di bottiglie: nel 2002 ne furono prodotte 18 milioni e quest'anno 4 milioni soltanto.
Quest'anno peraltro gli amanti del Novello, almeno inizialmente, non potranno contare sul più tradizionale abbinamento del vino giovane: mancano infatti quasi ovunque le castagne, la cui produzione è praticamente dimezzata non solo a causa dellunga estate calda ma anche dall'offensiva del Cinipide galligeno del castagno, un parassita proveniente dalla Cina che sta distruggendo i boschi. Naturalmente la conseguenza della scarsità delle castagne è un'impennata dei prezzi, anche se questi ultimi variano notevolmente a seconda della qualità del prodotto e del luogo di acquisto.

La Coldiretti consiglia l'acquisto delle castagne in una delle tante sagre in programma nel prossimo lungo fine settimana in molte regioni italiane o, ancora meglio, rivolgendosi a una delle imprese agricole che le producono, nelle quali a volte è anche possibile partecipare alla raccolta del frutto nei boschi.

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