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Nelle pieghe della bozza indennità speciale per chi lavora al semestre Ue 2014

RomaNei 523 commi del maxi emendamento alla legge di Stabilità trova spazio anche la Xylella fastidiosa. Per combatterla, il governo stanzia 5 milioni di euro di interventi fitosanitari, che si aggiungono ai 2 milioni già stanziati dalla Regione Puglia. Si tratta di un batterio che sta distruggendo le piante di ulivo nel Salento. Secondo National Geographic Italia, il fenomeno ha finora colpito meno dell'1% delle piante.
Ma non è questa l'unica «curiosità» della legge di Stabilità. Scartabellando il centinaio di pagine del maxi emendamento, si scopre che il prossimo anno, per colpa dei ricorsi fiscali, l'Avvocatura dello Stato deve assumere altri 4 professionisti. Non saranno, però, gli unici ad ingrossare le file del pubblico impiego nel 2014. Per garantire il successo del semestre di presidenza italiana dell'Unione europea (che inizia il 1° luglio), il governo conta di spendere il prossimo anno 56 milioni di euro; e solo 2 nel 2015.
Con un particolare. Nella norma c'è un codicillo. Spiega che, qualora non fosse possibile spendere tutti i 56 milioni del 2014, la parte rimanente può essere spesa nel 2015. Eppure, il semestre finisce il 31 dicembre 2014. Il motivo va ricercato nel costo del personale. E garantire, a chi entrerà a far parte dello staff che dovrà seguire il semestre di presidenza Ue, due anni di stipendio.
Non è finita. Questo personale, ovviamente, dovrà tenere i rapporti con i partner europei. La legge di Stabilità prevede anche quale sarà l'indennità riconosciuta a chi si sposta per le capitali europee e non solo in quelle. Il maxi emendamento stabilisce che chi andrà in missione per conto del «semestre» riceverà un'indennità regolata dal «Regio decreto del 3 giugno 1936, n. 941». Guarda caso, il riferimento normativo è quello che assicura la «diaria» più alta per l'indennità di missione, e non comprende vitto ed alloggio: garantiti economicamente a parte. Per rimanere in materia, il maxi emendamento prevede che conserverà il proprio posto di lavoro per il 2014 tutto il personale assunto all'Aquila per l'emergenza terremoto.Se per un semestre (di presidenza della Ue) il governo stanzia 56 milioni, per una giornata di lavoro ne accantona 5: sono quelli che serviranno per organizzare il vertice dei capi di Stato e di governo sull'occupazione giovanile europea.
Nel maxi emendamento, poi, c'è un riferimento normativo sospetto. Nella parte in cui vengono introdotte nuove tasse per chi partecipa al concorso di Stato come avvocato o come patrocinante in Cassazione (rispettivamente di 50 e 75 euro), si fa riferimento ad un nuovo bollo - sempre di 50 euro - che dovrà essere versato da un candidato, ma non si capisce bene a quale concorso. Il riferimento normativo del comma 399 infatti è all'articolo 1 della legge del 25 maggio 1970, n. 358. Quella legge, però, regola il referendum secondo l'articolo 138 della Costituzione. Insomma, è possibile che - nella fretta dell'altra notte - il riferimento giuridico non sia quello corretto.
Controverso, poi, il caso della spending review nel maxi emendamento. Il comma 292 stabilisce risparmi di spesa esponenziali. Si passa dai 60 milioni per 2014 al miliardo e 400 milioni per il 2016 e 2017. Per poi «congelare» spese per 256 milioni per il 2016 e 622 per il 2016. Analogo andamento si ritrova nelle somme destinate all'ammodernamento dei mezzi nautici e dei veicoli della Guardia di Finanza: i 5 milioni nel 2014 diventano 50 milioni nel 2016; e tali resteranno, all'anno, fino al 2020.
In compenso, è previsto il taglio delle agevolazioni fiscali per 3 miliardi. Ma a partire dal 2015. Diventeranno 7 nel 2016 e 10 miliardi nel 2017.
Ampio, infine, il capitolo sulle municipalizzate. A partire dal 2015, gli amministratori che avranno registrato tre bilanci «in rosso» subiranno un taglio del 30% dello stipendio. Ma se, nel 2017, i bilanci passivi sono quattro su cinque, le società verranno liquidate. Al comma 369 c'è poi una soluzione tartufesca: i Comuni non possono più ricorrere a strumenti finanziari come i derivati.

In compenso, possono estinguerli o girarli ad altri operatori.

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