Politica

Nuova querela: "La Mercedes? Aveva 300mila km"

L'ennesima precisazione di Antonio Esposito dopo che il Giornale ha svelato i suoi altarini

RomaIl giudice Antonio Esposito passa al contrattacco. E replica alle accuse diffuse dal «Giornale». Ecco però i punti fondamentali della sua replica, diffusa dalle agenzie di stampa: il trasferimento di ufficio, deciso a strettissima maggioranza dal Plenum del Consiglio il 7/04/94, venne, dapprima sospeso e poi posto nel nulla dal Tar del Lazio con sentenza del 27/3/96 con la quale il giudice amministrativo - nell'annullare il provvedimento di trasferimento di ufficio e nel condannare l'amministrazione alle spese, (caso più unico che raro) - metteva in evidenza: a) «Il metodo improprio con cui era stata trattata la procedura»; b) la violazione del principio del contraddittorio; c) il difetto di istruttoria che «permeava tutto il procedimento e lo connotava in termini di unidirezionalità ed a tesi precostituita»; d) che «l'impianto iniziale del procedimento era sostanzialmente venuto meno»; e che vi era stato «un progressivo sfaldarsi delle tesi accusatorie»; e) in particolare il giudice amministrativo, già nel marzo '96, riteneva insussistenti quei medesimi addebiti, esattamente gli stessi, poi ritenuti insussistenti dal giudice della sezione disciplinare del Csm con la sentenza del 2/10/98; addebiti tra i quali vi era naturalmente quella dell'Ispi, in ordine alla quale il giudice amministrativo rilevava che l'attività del dott. Esposito «si era limitata allo svolgimento di alcune lezioni autorizzate dal Csm e non retribuite».
Per quanto riguarda la Mercedes, Esposito precisa: non era una «lussuosa berlina», bensì un modello usato e vecchio (del 1971, e con 300mila km alle spalle), acquistata regolarmente. La vicenda - scrive ancora Esposito - è stata archiviata, in istruttoria, in sede penale, disciplinare e amministrativa; in tutte queste sedi si è accertato, con prova orale e documentale, l'assoluta legittimità dell'acquisto. «Del tutto diffamatoria - spiega Antonio Esposito - è quindi la notizia di aver ricevuto in regalo una Mercedes, così come diffamatorie sono tutte le altre notizie contenute nell'articolo in questione, di cui sarà provata la falsità nelle sedi competenti (cene a sbafo, invece regolarmente pagate come già documentalmente provato con memoria inviata al Csm del 13/05/95; casa realizzata in cooperativa con accollo di mutuo, ecc.

).

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