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Ora Libertà e Giustizia scarica anche Monti E Saviano attacca il Cav

Al teatro Smeraldo si riunisce l'intellighenzia debenedettiana: da Zagrebelsky a Umberto Eco. Scaricano Monti e continuano a prendersela con Berlusconi

Ora Libertà e Giustizia scarica anche Monti E Saviano attacca il Cav

Libertà e Giustizia si è già stufata del governo Monti, ma non si è ancora annoiata di attaccare il Cav. "Certo Monti ci ha liberato dal berlusconismo...", ricordano con frequenza tutti gli oratori del "meeting" milanese del "partito" di De Benedetti. Ma ora, gli stessi che hanno fatto pressione per mandar via il Cavaliere, vogliono il ritorno della politica. Ovviamente di sinistra. Al teatro Smeraldo di Milano c'è tutta la sinistra che si piace: da Concita De Gregorio a Giuliano Pisapia, da Umberto Eco a Gustavo Zagrebelsky, passando per l'acclamatissimo Roberto Saviano.

L'autore di Gomorra parte ammettendo che "paragonare il berlusconismo al fascismo è impensabile" poi però legge uno stralcio di discorso di Piero Calamandrei sulla necessità di ricostruire il senso di legalità che si sentiva dopo il Ventennio fascista, un'esigenza che lo scrittore è ancora viva in Italia. Infatti, per Saviano, "questa è l’eredità più forte del berlusconismo", ha detto. Tanto per cambiare la colpa è di Berlusconi...

"La legge sulla corruzione è fondamentale, si è atteso fino troppo, questo governo deve farla, questo governo è prezioso perché porta via il berlusconismo e ci salva dal default, ma per questo è fondamentale che faccia la legge anti corruzione. Le leggi antimafia sono declinate sulle persone più che sui capitali e quando c'è crisi le mafie vincono perché hanno liquidità", ha aggiunto Roberto Saviano. Poi la rivelazione: "C’è una grande ansia che il governo sia sotto ricatto del Pdl e che possa fare tutto, tranne toccare giustizia e Rai". E la bordata su un eventuale ritorno in politica di Berlusconi: "Se i processi non si chiuderanno con condanne saranno trampolini per il ritorno politico".

Silvio Berlusconi compare anche nel discorso di Giuliano Pisapia. Il sindaco di Milano teme che la parentesi tecnica al Governo possa favorire il ritorno del Cavaliere. "Noi dobbiamo prepararci perchè questo non avvenga" ha ammonito l'avvocato. "Berlusconi non è andato via, sta lavorando e ho grande timore perchè gli italiani troppo spesso hanno poca memoria e - ha sostenuto - non vorrei che dopo mesi e mesi di Governo politico fatto da tecnici che hanno un compito gravoso e colpiscono nel farlo anche i ceti deboli, chi ha fatto della prepotenza e della politica, non per fare il bene comune ma i propri interessi, possa ancora risorgere.

Dobbiamo prepararci perchè questo non avvenga".

 

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