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Patto di coalizione, via agli incontri tra Letta e maggioranza

Piegandosi al diktat di Renzi, Letta incontra i partiti che sostengono il governo e prova a scrivere il contratto di coalizione

Patto di coalizione, via agli incontri tra Letta e maggioranza

Prendono il via le consultazioni con le forze politiche della maggioranza per discutere il patto di coalizione che il governo ha voluto intitolare "Impegno 2014". Oggi pomeriggio il presidente del Consiglio Enrico Letta ha incontrato i rappresentanti di Scelta civica: emblematicamente ha iniziato con un partito moderato che, a ridosso del Natale, aveva dato segni di nervosismo. Nel corso della settimana si terranno gli incontri con le altre forze politiche che sostengono l'esecutivo.

Proprio per avere il tempo di lavorare alla definizione del contratto di coalizione fortemente voluto dal neo segretario piddì Matteo Renzi, Letta si è visto costretto a spostare il vertice intergovernativo tra l'Italia e la Turchia che era stato fissato in agenda per il prossimo 17 gennaio a Istanbul. Dopo aver informato il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan della decisione di posticipare il summit, Letta ha fatto sapere che la nuova data del vertice italo-turco "verrà definita nelle prossime settimane". Nell’ambito dei colloqui per la preparazione del patto di maggioranza, il premier ha subito incontrato il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni e il collega al Lavoro Enrico Giovannini. Per il momento punta infatti a rinviare il rimpasto di governo chiesto a gran voce dai renziani. "Nel governo si sono creati vuoti che vanno colmati - ha assicurato il senatore del Pd, Nicola Latorre - ma il tema del rimpasto, parola orribile che fa pensare che la priorità siano le poltrone e non risolvere i problemi degli italiani". Secondo Latorre, al momento opportuno il premier valuterà l'ipotesi di cambiare alcune pedine della squadra governativa.

I temi caldi del contratto saranno lavoro ed economia. Del resto, proprio oggi, Renzi è tornato sull’argomento con un nuovo annuncio. "C’è una triplice iniziativa sul tema del lavoro - ha spiegato a margine di Pitti Uomo - un’anticipazione di quello che presenteremo alla fine di questa settimana e agli inizi della prossima". Il tema centrale, tuttavia, non sarà la revisione del conteso articolo 18. "Il patto di coalizione alla tedesca o come lo vuole Letta? Abbiamo un anno di tempo, dobbiamo individuare alcuni punti strategici e fondamentali per migliorare le condizioni economiche e la qualità della vita del Paese", interloquisce intanto Renato Schifani. In realtà gli alfaniani del Nuovo centrodestra sono tra i più favorevoli al prosieguo dell’azione di governo.

La maggioranza dovrà affrontare anche il nodo della legge elettorale. Se da una parte la Lega Nord fa sapere che il cuore batte verso il Mattarellum, dall'altra Roberto Formigoni del Nuovo Centrodestra chiede un accordo all’interno della maggioranza per evitare "grane piantate in futuro".

Anche Forza Italia e il renziano Roberto Giachetti insistono sulle "ampie convergenze".

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