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La paura è già finita... le crociere fanno il pieno

Niente effetto Concordia: la Costa chiude il 2011 con un fatturato super e grazie agli sconti aumenta le prenotazioni per Pasqua. Allegra: prima alla deriva e ora in vendita

La paura è già finita... le crociere fanno il pieno

La Concordia è ancora «spiaggiata» sulla costa del Giglio, l’Allegra non fa onore al suo nome, dopo il grave black out elettrico nell’oceano Indiano. Ma tant’è, la crociera sulle navi Costa attira ancora, e non parliamo di turismo macabro: le prenotazioni per Pasqua sono addirittura in aumento rispetto a quelle dell’anno scorso dello stesso periodo. I due incidenti non sembrano aver scalfito la voglia di vacanza, e non solo degli italiani. Le possibili resistenze residue crollano davanti al prezzo: basta infatti andare sul sito Costa per vedere che le tariffe delle rotte di aprile nel Mediterraneo sono scese in molti casi del 54 per cento, passando da oltre mille euro a testa a 540 euro per una vacanza all inclusive su navi più che magnifiche e con i ragazzi sotto i 18 anni gratis. Per la «Primavera Mediterranea», sette giorni tra Marsiglia, Malta e Corfù il risparmio arriva al 71 per cento: si viaggia con 360 euro (il prezzo sale in proporzione al tipo di cabina). E così anche per le altre rotte e i mesi estivi, da sempre i più costosi e affollati, che diventano a portata di portafoglio. Insomma se non è corsa all’imbarco poco ci manca: la concorrenza tra i colossi delle crociere si vince anche a forza di colpi di marketing. «Il settore delle vacanze in generale in Italia e anche in Germania era in flessione del 10 per cento anche prima degli incidenti - dicono alla Costa - la colpa è delle recessione che ha tolto la possibilità di andare in vacanza. È così che noi grazie agli sconti e ad altre azioni mirate siamo riusciti a cambiare il trend e a far aumentare di nuovo le prenotazioni».
Hanno voglia di dare buone notizie alla Costa, e l’assemblea degli azionisti di Costa Crociere Spa di cui fanno parte i marchi Costa Crociere, Aida Cruises e Iberocruceros, riunitasi ieri, ha approvato un bilancio che fa tornare il sorriso al presidente e ad Pierluigi Foschi. Il documento contabile riporta le cifre del periodo immediatamente precedente al disastro della Concordia perché chiude i conti del 2011, anno da record. Ne viene fuori il ritratto di una compagnia in ottima salute. Il fatturato consolidato ha avuto un incremento del 9,6 per cento passando da 2,883 a 3,160 miliardi di euro, i passeggeri sono passati da 2 milioni e 150mila a 2 milioni e 300mila rispetto al 2010. Ogni passeggero ha anche allungato il periodo a bordo, trascorrendo in media nove giorni di vacanza, rispetto agli 8 giorni del 2010.
Certo a guardare questi conti e il trend di aumento che poteva continuare tale e quale nel 2012, la rabbia degli amministratori per il caso Concordia non è certo scemato. Ma una grande compagnia sa passare al contrattacco e così è stato. «I risultati del 2011 confermano che Costa Crociere è un’azienda con fondamentali economici solidi - commenta Foschi - lo dimostra anche la nostra capacità di sostenere attraverso un consistente flusso di cassa gli investimenti per la realizzazione di nuove navi, come Costa Fascinosa che entrerà in servizio a fine aprile e di Aidamar ai primi di maggio. Bisogna inoltre tener presente che questi risultati sono stati raggiunti in un contesto socioeconomico molto difficile, caratterizzato dalla recessione e ulteriormente aggravato dalla crisi araba, che ci ha costretto a cambiare un quarto dei nostri itinerari».

Il timone è di nuovo saldo.

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