Politica

Pdl, confermate le primarie: 16 dicembre, con data unica

Trovato l'accordo in via dell'Umiltà. Meloni: "È importante che si facciano". Santanché: "Mi candido solo se il partito resta questo". Vertice tra Alfano e Berlusconi

Il segretario del Pdl Angelino Alfano arriva al vertice del Pdl
Il segretario del Pdl Angelino Alfano arriva al vertice del Pdl

Adesso la data sembrerebbe confermata. I vertici del Pdl avrebbero trovato l'accordo sul 16 dicembre per calendarizzare le primarie per il candidato premier alle politiche dell'anno prossimo.

"Che si facciano a dicembre oppure a gennaio per me è uguale, l’importante è che le primarie si facciano". Arrivando in via dell’Umiltà per partecipare all’incontro con i coordinatori regionali e provinciali, Giorgia Meloni ha spiegato chiaramente che non fare le primarie sarebbe un errore per il partito. Proprio per questo, i vertici del Pdl hanno deciso di puntare su una data unica (il 16 dicembre) per scegliere il candidato premier alle elezioni politiche del 2013. Ai seggi bisognerà dunque recarsi di persona. Ma poiché, vista la ristrettezza dei tempi, nelle medie e grandi città sarà impossibile allestire tanti seggi quanti ce ne sono in occasione delle elezioni, i vertici del Pdl hanno deciso che ci si potrà recare in uno qualsiasi con una carta di identità che verrà registrata on line attraverso l’uso di un apposito software: questo sistema dovrebbe dunque rendere impossibile che una stessa persona voti più volte. "La gente - ha spiegato il coordinatore Ignazio La Russa - va a votare in carne e ossa, ma nelle grandi e medie città si può votare in qualunque seggio perché è stato individuato un software che consente di impedire i doppi voti".

Mentre nella sede di via dell'Umiltà era in corso la riunione, il segretario Angelino Alfano ha incontrato l'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. "Facciamo le primarie il 16 dicembre, esattamentecosì come avevamo detto ed era stato ufficialmente annunciato già a ottobre", ha spiegato l'ex Guardasigilli al termine del vertice col Cavaliere frenando, tuttavia, sulla possibilità che il voto possa interessare anche i candidati alle elezioni regionali. "Stiamo parlando dell’organizzazione delle primarie a livello nazionale - ha fatto notare il segretario del Pdl - non mi sembra poca cosa". Uscendo dalla sede del partito, il capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto ci ha tenuto a spiegare che, durante l'incontro, "non ha vinto la linea di An", ma la linea che il pdl aveva stabilito in precedenza.

Nel frattempo, i candidati che vogliono correre per le primarie hanno iniziato a presentare le firme. Tra questi c'è Alessandro Cattaneo che, oggi pomeriggio, ha consegnato le firme che gli consentono di ufficializzare la sua candidatura. "Siamo i primi che consegnano le firme - ha spiegato il "formattatore" sindaco di Pavia - ne abbiamo raccolte oltre 13mila, in dodici regioni. Abbiamo messo su una rete e creato un entusiasmo che non ci aspettavamo nemmeno noi".

È scettica però Daniela Santanché, che si candiderà solo "se il partito resta quello che è oggi: se ci saranno dei cambiamenti rifletterò se candidarmi oppure no". L'esponente Pdl, infatti, crede che "la fretta non sia utile alle nostre primarie e in venti giorni bisogna vedere gli sviluppi. Il presidente Berlusconi ritiene che sarebbe stato più importante concentrarsi sulle famiglie o sulle aziende, ma il segretario Alfano ritiene che le primarie siano utili per vitalizzare e portare partecipazione.

Le visioni sono molto diverse e anche io rifletterò se partecipare oppure no".

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