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Pdl, Santanché assicura: "Né falchi né colombe, ognuno fa la sua parte"

La Santanché zittisce le voci sulle divisioni: "Nessuno può pensare di dividersi". E spiega la struttura di Forza Italia

Pdl, Santanché assicura: "Né falchi né colombe, ognuno fa la sua parte"

Aldilà delle dichiarazioni di intenti, i democratici fanno di tutto per creare l'inciampo e far saltare le larghe intese. Nel giorno in cui il presidente del Senato Pietro Grasso avverte che, in caso di fibrillazioni tra Pd e Pdl, il capo dello Stato Giorgio Napolitano è pronto a trovare un'altra maggioranza che sostenga il premier Enrico Letta, montano le polemiche nate attorno alla candidatura di Daniela Santanché alla vicepresidenza della Camera. "Io sono serena e tranquilla. È vero, sono combattiva, ma sulle cose importanti e questa non è la battaglia della mia vita", ha commentato l'esponente del Pdl ai microfoni di In mezz'ora escludendo, in questo modo, possibili conseguenze politiche sia per il governo sia per la maggioranza nel caso in cui martedì prossimo non venisse eletta.

Ospita nel solotto di Luci Annunziata, la Santanché fa piazza pulita delle indiscrezione sulle divisioni interne al Pdl. "Capisco le esemplificazioni giornalistiche che dividono tra falchi e colombe - ha spiegato - ma non sono né l’una né l’altra, sono una 'pitonessa', come mi descrissero in un fondo sul Foglio". Con questa battuta l'esponente del Pdl ci ha tenuto a spiegare che il partito non è diviso, ma strutturato su ruoli diversi: "Chi sta al governo e chi nel partito e deve fare da pungolo al governo. Facciamo ognuno la propria parte". Da qui la mossa di portare in parlamento anche quei temi che il governo Letta ha escluso. In primis, la riforma della giustizia. "Un paese funziona se c’è certezza di regole - ha osservato la parlamentare del Pdl - noi siamo l'unico paese al mondo in cui la magistratura è organizzata per correnti: è il momento di dire basta alle correnti".

Nel futuro del centrodestra c'è Forza Italia. E la Santanché sta lavorando al fianco di Silvio Berlusconi per la creazione del nuovo soggetto politico. "Ai vertici di Forza Italia non vorrei nessuno al di fuori di Berlusconi - ha spiegato - certamente non la figura di un segretario anche perché non è prevista dallo statuto. A noi basta il presidente". Piuttosto, la Santanché propone ruoli operativi di organizzazione. Per quanto riguarda il Pdl, invece, viene assicurato che non sparirà: "Dovrebbe rimanere una coalizione, ci sono formazioni che potrebbero nascere, vedremo come ci presenteremo".

Di certo, ha concluso, "nessuno può pensare di dividersi e di non seguire" il Cavaliere.

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