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Le Pen cerca alleati per uscire dall'Ue

Le Pen cerca alleati per uscire dall'Ue

Il giorno di Marine Le Pen a Bruxelles, da primo partito di Francia, non basta alla leader del Front National per incidere sulle politiche europee. I suoi 24 eurodeputati, da soli, contano ben poco. «Bleu Marine» annuncia dunque che sarà oggi nella capitale belga per incontrare esponenti dei vari partiti euroscettici, dicendosi pronta a discutere anche con Alba Dorata, il Jobbik ungherese e il bulgaro Ataka. Escludendo solo il parlamentare neonazista tedesco Ugo Voigt, è giallo sulle alleanze.
Intanto in Francia l'onda del suo successo incide pesantemente sui socialisti e sui neogollisti. Giunti secondi, i conservatori dell'Ump hanno ottenuto ieri le dimissioni dell'attuale leader, Jean François Copé, travolto anche dallo scandalo sui fondi al partito per l'emissione di fatture false o gonfiate relative a una società di eventi e comunicazione «amica»: cioè fondata da due persone molto vicine all'ex presidente Nicolas Sarkozy e allo stesso Copé. L'attuale leader formalizzerà il 15 giugno le sue dimissioni in favore di un congresso anticipato a ottobre in cui indicare le traiettorie per la campagna 2017: più moderate nei toni, rispetto alle attuali spesso all'inseguimento delle idee lepeniste.
Undici punti dietro il Front National, i socialisti s'interrogano sul da farsi. Ma neppure il neopremier Manuel Valls, prestigiatore della parola, è riuscito a imbastire una difesa del Ps (terzo partito, per cui Le Pen chiede lo scioglimento dell'Assemblea nazionale e un ritorno subito al voto), né tantomeno delle politiche finora messe in atto dall'Eliseo: che registrano una crescita zero del Pil francese nel primo trimestre 2014.
François Hollande ha tentato di scansare le responsabilità di un partito al suo minimo storico, con un discorso tv in cui, lunedì sera, definiva il consenso lepenista un attacco all'Europa e non una sollevazione popolare contro l'operato del governo. Proprio su questo punto investe invece Marine Le Pen, annunciando a sorpresa cosa farà nei primi sei mesi del 2017 in caso di elezione alla presidenza: presenterò un referendum per uscire dall'Ue. Saranno i cittadini a decidere. Una dichiarazione che prelude a un programma di governo per la Francia, che inizi proprio dalla battaglia in sede europea e tenga conto del volere dei cittadini in patria.
L'obiettivo di Marine, oggi a Bruxelles, è dunque di pescare alleati in sette Paesi per allargare i confini del suo messaggio: questo prevede la regola europea. Da solo, il Front può ben poco. O si trovano sette partiti alleati o niente gruppo euroscettico e dunque opposizione difficile all'euroburocrazia.
Resta da chiarire l'entità di un gruppo guidato dalla Le Pen, che possa contenere anche Alba Dorata, la formazione greca di ispirazione neonazista. Marine, annunciando il suo arrivo a Bruxelles per le trattative, ha escluso preventivamente che il Front National – impegnato in ogni modo a scrollarsi di dosso l'etichetta «estremista» durante tutta la campagna elettorale – possa allearsi con un simile cartello. Ma l'ipotesi, che ieri ha portato alcune agenzie di stampa a battere, per poi rettificare, la notizia dopo una sua intervista a BfmTv in cui spiegava che terrà incontri in ambito europeo con i partiti euroscettici, non è da escludere.
Marine è stata sibillina: non ha tracciato l'identikit del gruppo che ha in mente. Finora si registra solo il rifiuto dell'Ukip inglese di Nigel Farage, che guarda piuttosto ai Cinquestelle. Se Le Pen oggi avrà con sé sette cartelli da 7 Stati, nell'Alleanza europea per la Libertà, può prevedere un terremoto politico anche in Francia nel 2017.
Nell'Alleanza europea dovrebbe sedere anche la Lega Nord. Matteo Salvini, in funzione di un gruppo unico a Bruxelles, ha ripetuto spesso: chi vota per noi, vota per Marine Le Pen. Ma ieri il vicepresidente del Front National, Florian Philippot, interpellato sul rapporto privilegiato fra i due leader, si è lasciato sfuggire una gaffe: «Non ho idea di chi sia, Salvini».

Spiegando che però, lui, non si occupa molto di queste cose; non sarà lui oggi a Bruxelles, ma Marine.
twitter @F_D_Remigis

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