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Pensioni, per evitare nuovi esodati governo studia anticipo età con il contributo delle aziende

Il ministro del Lavoro Giovannini fa sapere che il governo sta studiando l'anticipo dell'età per andare in pensione. L'ipotesi "prestito d'onore"

Pensioni, per evitare nuovi esodati governo studia anticipo età con il contributo delle aziende

Quello degli "esodati" è ancora un incubo per molti italiani, con il nome del ministro Fornero che ancora fa venire più di un mal di pancia. Per evitare nuovi rischi in futuro, fa sapere il ministro del Lavoro Enrico Giovannini a margine di una conferenza stampa all'Inail, il governo sta lavorando su un provvedimento volto ad anticipare l’età della pensione con il contributo anche da parte delle aziende.

Con il ministero dell’Economia si sta studiando "una proposta robusta" dal punto di vista tecnico-giuridico e finanziario. "Un provvedimento complesso - ha aggiunto Giovannini - che può prevedere il contributo anche da parte delle aziende". Si tratterebbe, nell'idea del ministro, di uno strumento che tenga conto delle condizioni soggettive del lavoratore. Non ci può essere una norma valida per tutti, che prescinda dall'età del lavoratore e dalla tipologia di mansione svolta (vedi lavori usuranti). "L’idea - ha spiegato il ministro - è di avere una contribuzione da parte di tutti e tre i soggetti (lavoratore, impresa ma anche Stato, ndr) ma ci deve essere robustezza finanziaria".

L'ipotesi prestito d'onore

L'idea di Giovannini vale anche per gli esodati, cioè per quegli italiani rimasti senza lavoro e senza pensione? si sono trovati in una situazione di particolare gravità. Il ministro sta valutando l'ipotesi di un "prestito pensionistico" garantito dalle aziende e dallo Stato. Un prestito che in un secondo momento dovrebbe essere restituito dal lavoratore, una volta ricevuto il primo assegno previdenziale. Il meccanismo è simile a quello previsto per gli studenti (prestito d'onore), a cui viene concesso un credito da restituire una volta terminati gli studi ed entrati nel mondo del lavoro. Giovannini ha tenuyto però a precisare che non intende mettere in atto una controriforma pensionistica, smontando la legge Fornero. Ci dovrebbero essere solo alcune correzioni.

Sicurezza lavoro

Nel corso della presentazione all’Inail del nuovo bando Isi che prevede finanziamenti per 307 milioni di euro a favore delle imprese per interventi di prevenzione, Giovannini ha spiegato che la sicurezza dei lavoratori "è altrettanto importante quanto il fatto di avere un lavoro. Bisogna capire che la sicurezza è un fattore di competitività per le aziende e non un costo". Nel sottolineare il raddoppio dei fondi rispetto al bando dello scorso anno e l’innalzamento al 65% dal 50% della copertura dei costi ammissibili, il ministro ha rimarcato che si parla "spesso dell’importanza del capitale umano ma il capitale umano passa attraverso le persone quindi la loro tutela è un modo per tutelare la più grande ricchezza che un Paese può avere. Non è un caso -ha aggiunto- che il capitale umano vale sette volte il valore degli impianti. La sicurezza sul lavoro tutela un capitale delle imprese.

Speriamo - ha concluso - che la cultura della sicurezza sia sempre più condivisa".

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