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Perdere il posto a Bruxelles? È comunque un affare. Ecco le buonuscite d'oro

Per chi non viene rieletto al Parlamento Europeo, l'Europa mette a disposizione indennità che possono raggiungere anche i 190 mila euro

Perdere il posto a Bruxelles? È comunque un affare. Ecco le buonuscite d'oro

Chi ha detto che perdere lo scranno del Parlamento Europeo sia poi così male? In realtà, gli europarlamentari che non verranno rieletti alla prossima tornata elettorale potranno comunque godere di una lauta buonuscita. Anzi, tecnicamente chiamasi "indennità transitoria", ma a Bruxelles preferiscono chiamarlo "incentivo al reinserimento lavorativo". E già, perché dopo aver fatto il politico rientrare nel proprio paese e trovare lavoro è opera ardua. E così l'Europa mette a disposizione indennità che possono raggiungere anche i 190 mila euro. Il Fatto quotidiano ha fatto i conti in tasca ai parlamentari europei di nazionalità italiana che sono stati eletti a Strasburgo nel 2013. Si tratta di Fabrizio Bertot (Fi), Franco Bonanini (ex Pd), Susy De Martini (Fi) e Franco Frigo (Pd): se non dovessero essere rieletti, riceveranno 39 mila euro a testa. Mario Borghezio se non dovesse essere rieletto nella circoscrizione centro percepirà 103 mila euro. Infatti, per ogni anno di attività il parlamentare riceve un mese di stipendio (circa 6mila euro netti. ll tetto massimo è fissato in 24 mensilità, quello minimo in sei.

Dunque basta un periodo di 12 mesi per ricevere una buonuscita da quasi 40 mila euro.

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