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Polemiche a Castel Volturno per la candidata trans del Pd

Forza Italia: "Donna solo di nome, violata la parità di genere"

Polemiche a Castel Volturno per la candidata trans del Pd

Polemiche a Castel Volturno (Caserta) per la candidatura tra le fila del Pd della trans Laura Matrone. Candidatura che non rispetterebbe le norme sulla parità di genere.

Per questo il candidato del centrodestra, Cesare Diana, ha presentato ricorso contro la lista del Partito democratico che sostiene il candidato Dimitri Russo, insieme con la civica "Cento volti per la svolta, proprio con l'accusa di aver violato le regole. Nella prima compaiono cinque nomi femminili, nella seconda sei, ma per Diana la Matrone non è una vera donna.

"L'hanno informato male. Sono una donna a tutti gli effetti dal 2002", replica lei dalle colonne di Repubblica, ricordando di essere sposata con un uomo da 8 anni e di avere tutti i documenti in regola. "Volevano tentare di far ricusare la lista per mancanza di quote femminili", aggiunge, "Poi si sono accorti in tempo dell'errore e hanno desistito. So bene cosa significa vivere da queste parti. La prima cosa che noti è la prostituzione di ragazze costrette a stare sul marciapiede. Così sono costretti a fare anche i transessuali che non trovano lavoro. Questo territorio nasconde l'illegalità. Sto cercando di dare un'apertura mentale a questo paese e di aiutare chi vuole essere se stesso e forse ha paura di mostrarsi per quello che è davvero.

E i miei amici, Toni e Rosario, saranno la prima coppia a unirsi con il registro delle unioni civili".

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