Politica

La Polverini azzeri tutto

Le indagini sulla gestione dei fondi pubblici destinati al consiglio regionale del Lazio sono rivelazioni sconcertanti che aumentano la nausea

Lo spettacolo è indecente. Le indagini della Procura di Roma e le notizie sui quotidiani che leggiamo da una settimana sulla gestione dei fondi pubblici destinati al consiglio regionale del Lazio e che venivano utilizzati per fini privati da parte di personaggi a dir poco discutibili del Pdl, sono rivelazioni sconcertanti che aumentano la nausea degli elettori e li allontanano sempre di più dalla politica. Finalmente ieri il segretario del Pdl Angelino Alfano ha chiesto pubblicamente agli organi dirigenti del partito l'espulsione di Franco Fiorito, l'ex capogruppo consiliare del Pdl imputato di peculato. In realtà Fiorito si era già autosospeso in assenza di una decisione immediata del Pdl ma la sua autosanzione era apparsa a tutti ridicola ed insufficiente data la gravità delle accuse. Dalle indagini della Guardia di Finanza e da dichiarazioni velenose e documentate consegnate alle autorità giudiziarie dai suoi stessi compagni di partito sono emerse illegalità gravissime e intollerabili. Fiorito è accusato di aver trasferito su depositi personali fondi pubblici distribuiti in ben 13 conti, di cui 6 in Spagna e 7 in Italia, di aver pagato le proprie vacanze nei resorts più lussuosi della Costa Smeralda sempre con soldi della Regione, di aver acquistato per uso personale un potente suv da 88mila euro, pur disponendo di ben due auto blu con autista, di aver consumato un interminabile elenco di cene a base di ostriche e champagne in ristoranti esclusivi e fatto regalie varie e bella vita, il tutto a spese degli italiani. Queste notizie hanno suscitato una fortissima indignazione tra gli elettori del Pdl e tra i parlamentari eletti nel Lazio di cui si è fatta interprete per prima la governatrice Renata Polverini che, in mancanza di decisioni immediate da parte dei vertici del Pdl da lei stessa sollecitate, ha convocato per oggi pomeriggio un consiglio regionale straordinario per mettere sul tavolo le sue misure irrevocabili riguardo a questa questione. Come parlamentare Pdl credo di interpretare il malessere di molti miei colleghi, dei nostri elettori, e di gran parte degli italiani e mi auguro che la presidente Polverini chieda l'azzeramento dei vertici del Consiglio Regionale e la sospensione dei contributi pubblici previsti, dei quali non vi è in statuto una precisa regolamentazione, cosa che invita all'abuso i personaggi più spregiudicati che pur abbiamo eletto tra le nostre fila. In un momento di grave crisi economica come quella che stiamo attraversando, con il popolo in affanno per i provvedimenti finanziari imposti dall'attuale governo, con il disagio sociale che ogni giorno manifesta sulle nostre piazze, noi non possiamo permettere o tollerare che ad occupare i nostri ruoli politici ci siano i disonesti, i ladri, gli avventurieri, che screditano l'immagine e la credibilità del partito, né tantomeno figure femminili prive di qualifiche professionali adeguate che finiscono con il loro operato per danneggiare l'immagine di tutte le donne che si occupano di politica con impegno e serietà.

In un momento in cui l'antipolitica soffia con forza su tutti i partiti con il rischio di una valanga di voti di protesta, occorre che il Pdl dia un segnale di rinnovamento e di chiarezza immediato, una selezione diversa della sua classe dirigente basata sul merito e sulla professionalità, compiendo scelte forti e coraggiose e promuovendo coloro che hanno competenze, qualifiche e passione politica, escludendo invece chi pensa alla politica solo come strumento di vantaggi o arricchimento personale, dimenticando o ignorandone il vero obiettivo, la difesa del bene comune.

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