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Prepotenza No Tav: blocchi in tutta Italia Santoro: "Non è guerriglia, ma resistenza"

Da Milano a Palermo, da Bologna a Napoli (guarda il video). L'onda dei manifestanti No Tav continua a bloccare l'Italia dopo l'incidente di lunedì scorso che è quasi costato la vita a Luca Abbà. Alberto Perino lancia il grido di battaglia: "Vogliono che torniamo a casa ma noi non ci ritorneremo. Li faremo impazzire tutti". Disordini nelle principali città d'Italia. A Milano gli antagonisti "belano" in faccia ai poliziotti (guarda il video). A Roma prendono d'assalto la sede nazionale dei Democratici. Tensione a Genova: chiusa la Stazione Brignole e passeggeri inferociti. Bloccato un treno a Torino. La Cancellieri: "Pronti al dialogo, ma l'opera va avanti"

Prepotenza No Tav: blocchi in tutta Italia Santoro: "Non è guerriglia, ma resistenza"

Proteste in tutta Italia. Da Milano a Palermo, da Bologna a Napoli: l'onda dei manifestanti No Tav continua inondare l'Italia dopo l'incidente di lunedì scorso che è quasi costato la vita a Luca Abbà, il militante che è rimasto folgorato dopo essere salito su un traliccio dell'alta tensione per protestare contro l'allargamento del cantiere di Chiomonte e la realizzazione dell'Alta velocità Torino-Lione. Il leader storico dei No Tav Alberto Perino, presentatosi oggi pomeriggio in assemblea con un braccio fasciato per una frattura del gomito, ha lanciato il grido di battaglia: "Li faremo impazzire tutti". E, mentre il premier Mario Monti ha convocato per domani pomeriggio a Palazzo Chigi una riunione per verificare le misure di sicurezza, è arrivato il sostegno di Michele Santoro alla lotta No Tav: "Quelle che arrivano dalla Val di Susa non sono immagini di guerriglia ma di resistenza alle forze ordine".

A Milano alcune centinaia di antagonisti hanno preso d'assalto la Stazione Centrale dove hanno provato a occupare i binari. Le forze dell'ordine ha, tuttavia, bloccato e circondato il gruppo di manifestanti che hanno insultato la polizia "belando". Dopo qualche tafferuglio e un lancio di oggetti, il corteo è ripartito alla volta del centro cittadino. Tra gli antagonisti No Tav era presente anche un gruppo formato da una trentina di persone in assetto da guerriglia: caschi, cappucci e passamontagna (guarda il video). Momenti di tensione si sono registrati anche a Genova tra le forze dell’ordine e i militanti No Tav: la stazione di Brignole è stata chiusa dopo che un gruppo di attivisti è riuscito a occupare un binario facendo letteralmente inferocire i passeggeri.

Anche questa sera i militanti piemontesi si sono trovati a Torino: circa trecento persone si sono radunate in via Verdi davanti alla sede della Rai torinese per poi far partire un corteo che ha attraversato il centro del capoluogo piemontese. Un piccolo gruppo è riuscito a raggiungere la stazione di Porta Nuova e, dopo una corsa lungo le banchine, è riuscito a piazzarsi sui binari bloccando la partenza di un treno che si era già messo in moto. Anche l'autostrada Torino-Bardonecchia è stata presa d'assalto: in serata è stato bloccato il tratto tra Bussoleno e Susa da qualche centinaia di manifestanti che hanno invaso la carreggiata verso l’alta Val Susa. Anche la vicina statale 24 è stata bloccata.

Anche oggi le manifestazioni sono partite dalla Capitale dove un folto gruppo di militanti ha occupato pacificamente la sede nazionale del Partito democratico per circa un'ora.

Ad Andrea Orlando, Emanuele Fiano e altri dirigenti di via del Nazareno, i manifestanti hanno lasciato un comunicato dal titolo Pd, profitti devastatori, in cui sostengono che "opporsi al treno ad alta velocità in Val di Susa vuol dire difendere il proprio territorio e la propria vita ma anche opporsi agli interessi di speculatori pronti a tutto, anche a distruggere una valle, pur di ottenere profitto".

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