Politica

Forza Italia vota con il M5S l'emendamento sulla Stabilità

Il primo asse parlamentare tra Forza Italia e il Movimento 5 Stelle stretto sulla Legge di Stabilità. I forzisti accusano il governo: "Illegittimo triumvirato Napolitano-Letta-Renzi"

Forza Italia vota con il M5S l'emendamento sulla Stabilità

L'avvertimento al governo Letta è arrivato, forte e chiaro. Il primo asse parlamentare tra Forza Italia e il Movimento 5 Stelle si è stretto proprio sulla legge di Stabilità che, in questi giorni, è al vaglio della commissione Bilancio della Camera. I deputati azzurri hanno votato per la prima volta a favore di un emendamento dei deputati pentastellati.

"Abbiamo votato quell’emendamento perché non si poteva fare altrimenti - ha spiegato il capogruppo di Forza Italia in commissione, Rocco Palese - siamo molto arrabbiati con il governo e la maggioranza per non averlo appoggiato". L’emendamento, che è stato comunque respinto, avrebbe assegnato 40 milioni di euro al finanziamento dello screening di prevenzione delle malattie tumorali a cui vanno incontro le popolazioni che insistono su territori fortemente inquinati come Taranto o la terra dei fuochi. La proposta scaturiva, infatti, dal "progetto sentieri", un’indagine epidemiologica condotta per di più dal ministero della Salute con l’appoggio dell’Istituto superiore di sanità. Proprio per questo, Palese ha respinto l'ipotesi di un eventuale asse politico con il Movimento 5 Stelle.

"Se il patto di potere che oggi tiene insieme Napolitano-Letta saprà reggere l’ingresso di Renzi a palazzo, avremo un triumvirato numericamente solido, ma moralmente e giuridicamente indigeribile. Diciamolo pure: illegittimo, incostituzionale, quasi sudamericano". Nel Mattinale redatto oggi i vertici di Forza Italia sono tornati in pressing sul vicepremier Angelino Alfano invitandolo a staccare la spina all'esecutivo. "Torna a casa Angelino, è quasi troppo tardi, ma la porta è ancora aperta", è l’invito rivolto all’ex segretario del Pdl. "Ci domandiamo tutti che ci fa lì Alfano? - prosegue il Mattinale - Oggi la presenza nella maggioranza sua e del Nuovo Centro Destra è numericamente utile. Ma viene disprezzata quanto a contenuti, essendo numericamente inconsistente. Si accontentino delle postazioni di potere ministeriale, che è già troppa grazia per trenta deputati. Le questioni essenziali sono invece di pertinenza dei triumviri, e Alfano è zero per loro.

Carne se non da cannone, da cannolo, da tener buono con un pò di ricotta e frutta candita".

Commenti