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Processo a Lavitola, Berlusconi testimonia in aula

L'ex premier in aula a Napoli: "Ho agito a favore delle aziende italiane"

Processo a Lavitola, Berlusconi testimonia in aula

Silvio Berlusconi è arrivato in aula al tribunale a Napoli per essere sentito come testimone nel processo che vede imputato per corruzione Valter Lavitola, ex direttore de L'Avanti, per il presunto tentativo di estorsione ai danni di Impregilo. Su richiesta del pm è stata fatta ascoltare la telefonata intercorsa il 2 agosto del 2011 tra Berlusconi e Massimo Ponzellini, ex amministratore di Impregilo. Nella conversazione l’ex premier informava Ponzellini che, se non fosse stato costruito un ospedale a Panama, il presidente del Paese centro americano avrebbe rilasciato una dichiarazione negativa sul gruppo industriale italiano che ne avrebbe provocato il tracollo in Borsa.

"Diceva di essere preoccupato - ha detto Berlusconi riferendosi a Lavitola - perché non essendo andata avanti la costruzione dell’ospedale di Panama da parte di Impregilo, il presidente Martinelli avrebbe bloccato i lavori del canale. Ma sono ambasciatore che non porta pena". L'ex premier inizia così a rispondere alle domande del pm Vincenzo Piscitelli relative a una sua telefonata a Ponzellini. "Il signor Lavitola ha ritenuto di rivolgersi a me e richiedere con la mia autorevolezza di segnalare questo rischio che correva Impregilo - aggiunge Berlusconi - era una operazione a favore di una azienda italiana. Io ho sempre agito in favore delle aziende italiane. La costruzione dell'ospedale a Panama era ritenuto un gesto di generosità da parte delle imprese italiane al governo di Panama".

"Io non lo so. Non so che rapporto c’era tra il canale e l’ospedale", dice Berlusconi. "Io sapevo della costruzione dell’ospedale da parte di Impregilo - prosegue il leader di Forza Italia - che mi pare molto lodevole e buona. L’ho saputa a una cena ufficiale a Panama. Dissi che potevo mettere a disposizione mobili e arredo. Era, per chi dona come me, un'occasione di fortuna. Chi dona è più fortunato di chi riceve. La mia famiglia destina il 10% ad opere di beneficenza".

Secondo la tesi dell’accusa, proprio sulla costruzione dell’ospedale si sarebbe consumato il tentativo di estorsione di Lavitola, che avrebbe ventilato ai vertici di Impregilo che proprio perché non si procedeva in quel senso il presidente di Panama Ricardo Martinelli intendeva bloccare i lavori dell’azienda per il canale. Il pm deposita comunicati stampa del governo di Panama dove c’è l’annuncio che Berlusconi avrebbe costruito personalmente un ospedale in quel paese, ma l’ex premier ribadisce di non aver mai promesso questo, ma solo di "partecipare per l’arredamento".

Botta e risposta tra Berlusconi e il giudice

Berlusconi ha avuto uno scambio di vedute con il giudice Giovanna Ceppaluni, presidente del collegio giudicante. Dopo una serie di domande, Berlusconi si è rivolto al giudice dicendo: "Non capisco la necessità di chiedermi queste cose", frase alla quale il giudice ha ribattuto: "Non c’è necessità che lei lo capisca". L’ex premier, evidentemente piccato dalla risposta, ha quindi detto al microfono: "La magistratura è incontrollata, incontrollabile e ha impunità piena". Pronta la risposta del giudice: "Ed è tutelata da un codice penale". "Sono rispettoso delle istituzioni - ha detto Berlusconi - posso solo aggiungere...".

A quel punto Ceppaluni lo ha interrotto: "Lei è un teste e risponde solo alle domande".

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