Cronache

A Punta Ala una nuova Vela-welness e presto la Piramide diventerà un hotel

Grande festa organizzata dal fondatore della catena Baglioni, Roberto Polito, per presentare le sue nuove iniziative di rilancio nella località balneare dell'ospitalità di lusso

In quattro mesi ha ristrutturato l'originale costruzione de La Vela sulla spiaggia di Punta Ala, facendone una Spa di lusso con raffinati bar e ristorante sulla terrazza, appena inaugurata con una grande festa per 500 ospiti. E l'anno prossimo ha in programma di trasformare l'avvenirististica Piramide di cristallo proprio accanto, che oggi ospita una discoteca, in un piccolo e sofisticato hotel pieds dans l'eau.

Roberto Polito, il Commendatore che ha fondato nel 1974 la catena di alberghi a 5 stelle Baglioni, vent'anni dopo rilancia la sua offerta di ospitalità e torna alle origini.
«Ho disinvestito da tante parti - spiega, mentre tutto vestito crema in stile Grande Bellezza accoglie gli ospiti sulla terrazza della Vela-, ma a Punta Ala ho sempre fatto nuovi investimenti, con il cuore. La Spa con hammam, massaggi, gym che si apre ora e il nuovo hotel del 2015 lo testimoniano».

Proprio in Toscana il Commendatore ha iniziato dal nulla la sua avventura negli anni '60. Prima in Maremma, dove ha fondato il Villaggio Svizzero di Follonica, poi a Punta Ala. Si è innamorato di questa elegante e tranquilla zona delle ville di lusso immerse nella pineta , tra campi da golf e maneggi per l'equitazione, ha comprato il terreno sul quale e costruito la sua prima struttura: quell'esclusivo Hotel Cala del Porto in cui ha la sua panoramicissima casa all'ultimo piano e che nei prossimi mesi raddoppierà con il nuovo Hotel Cala del Porto Beach Club : 18 camere, una piscina, un ampio parco. E attenzione, sarà aperto tutto l'anno. Una vera scommessa.

Sempre a Punta Ala Polito ha investito molti anni fa nel Golf Hotel e nell' Alleluja e a costruito La Piramide, ben prima di quella del Louvre, che ha ospitato finora la discoteca Black Sun. Insieme alla moglie Lisa negli anni ha ampliato la collezione Baglioni che conta oggi 9 hotel di lusso, per lo più in palazzi d'epoca e nei centri storici delle più note città d'arte: 5 in Italia, da quello a via Veneto a Roma a quello alle spalle di piazza San Marco a Venezia, a quello su via della Spiga a Milano, 3 in Francia e uno nel cuore di Londra.

Alle spalle di Polito, sulla spiaggia allestita per la cena sontuosa con lunghi buffet rossi e candelieri d'argento, il gruppo gitano dei Gipsy King suona e canta successi degli anni '80 e '90 come «Il Bandolero» e la rielaborazione in chiave flamenco di «Nel blu dipinto di blu» di Domenico Modugno.

Ma il culmine del programma curato nei minimi dettagli dal general manager di Cala del Porto Luigi Magnani sono i fuochi d'artificio sul mare davvero speciali, che usano le antiche miscele del '600 a base di piante rare. Gli effetti pirotecnici hanno un nome: La girandola di Michelangelo, come la poesia del Belli.

Polito presenta a tutti il suo socio ucraino Alexander e si capisce che soprattutto sui mercati dell'est Europa si sta espandendo il gruppo icona dell'ospitalità di lusso Made in Italy, di cui è amministratore delegato il figlio Guido.

L'hotel Alleluija non andava bene e, dopo 5 anni in cui caparbiamente l'ha tenuto aperto anche in inverno, il Commendatore ha deciso di trasformarlo in abitazioni di lusso con servizio residence ed è riuscito ad attrarre una clientela facoltosa. Quasi tutte le abitazioni sono state comprate da russi, a 10 mila euro a metro quadro.

«Queasto posto meraviglioso merita di avere ancor più successo- dice Polito- . Quando ho visto che da quando non la gestivo più la Vela era ridotta allo sfascio e la Piramide cadeva a pezzi, ho deciso di metterci i miei soldi e trasformarli ambedue. Così, avranno una nuova vita.

E Punta Ala con loro».

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