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Quagliariello vuole fare le scarpe ad Alfano

Il coordinatore Ncd flirta col Pd perché punta a diventare ministro dell’Interno

Quagliariello vuole fare le scarpe ad Alfano

Dove volano le quaglie? Nella sede del Nuovo centrodestra di via in Arcione, proprio dietro la Fontana di Trevi, da 24 ore questa domanda è diventata un assillante ritornello: dove vola Quagliariello? Perché Gaetano gioca di sponda con Matteo Renzi? Non starà mica puntando al posto di Angelino Alfano? Al Viminale?

Per carità, dubbi simili aleggiavano da tempo. Troppo protagonismo, troppa autonomia. Ma i sospetti hanno preso ancora più corpo dopo le ultime uscite del coordinatore del Ncd. «Se verrà mantenuta o addirittura rafforzata la competenza del futuro Senato sul bilancio dello Stato, noi non voteremo il disegno di legge sulle riforme». E ancora: «Siamo un po' preoccupati, noi vogliamo superare il bicameralismo perfetto e non vogliamo un bicameralismo rafforzato». Da qui la richiesta di un incontro urgente con il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi. «Servono rassicurazioni sull'andamento dei lavori in commissione perché qui c'è il rischio che una minoranza della maggioranza possa bloccare il sistema».

Dichiarazioni «non concordate», che dopo aver provocato «stupore» e poi «imbarazzo» nel Nuovo centrodestra, ora stanno suscitando un vero «allarme». Quagliariello infatti, questa almeno è l'interpretazione prevalente che circola in via in Arcione, invece di difendere la linea del Ncd sta facendo il «lavoro sporco» per conto del premier. Si espone al posto della Boschi. Cerca di bilanciare le pressioni della minoranza del Pd e dei senatori riottosi di Forza Italia. Sostiene le tesi di Renzi che in questo momento non vuole scoprirsi troppo. Insomma, concludono, Gaetano gioca per il re di Prussia. Ma in cambio di che? A quest'altra domanda la risposta è già pronta: in cambio del ministero dell'Interno. Quagliariello difatti è in difficoltà nel suo partito. Il suo bilancio come coordinatore del Nuovo centrodestra è piuttosto deludente, dal magro bottino elettorale al flop della campagna acquisti: sembrava imminente la transumanza biblica da una Forza Italia in declino alle insegne di Alfano, invece sono rimasti praticamente tutti al loro posto.

E visto che presto o tardi l'Ncd dovrebbe chiedergli il conto, ecco che Quagliariello potrebbe essere tentato a cercare fortuna da altre parti. Magari non cambierà partito e non confluirà nel Pd, come sospettano i più maliziosi, ma piuttosto tenterà di rientrare nel governo. L'occasione potrebbe arrivare presto, se la Mogherini riuscisse a diventare Mrs. Pesc, cioè alto rappresentante per la politica estera europea. La sostituzione della responsabile della Farnesina darebbe il via ad un robusto rimpasto, la cui prima conseguenza sarebbe un ridimensionamento della compagine del Nuovo centrodestra, attualmente sopravvalutata.

In questo quadro Quagliariello, forte dell'appoggio del Quirinale e dell'intesa con Renzi, potrebbe puntare al ministero dell'Interno: così ad Angelino, invece del partito, gli scipperebbe la poltrona. Pettegolezzi? Fantapolitica? Si vedrà. Intanto la quaglia vola bassa e via Twitter cinguetta la linea ufficiale dell'Ncd: «L'Italicum così com'è non funziona e non può passare. Dev'essere migliorato.

Sì alle riforme, no alla doppia maggioranza e ai due forni».

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