Politica

Ma quale bunga bunga era soltanto un bacio

La procura ancora a bocca asciutta. Lisney Barisonte: "Niente sesso, ma un bacio"

Lisa Barizonte esce dal tribunale di Milano
Lisa Barizonte esce dal tribunale di Milano

E alla fine dei due processi sul caso Ruby, la procura trova finalmente una testimone che viene in aula e ammette di avere baciato Silvio Berlusconi. Niente sesso, ma un "bacio labiale", anzi - come la testimone precisa in risposta ad una domanda del giudice Gatto - "un bacio francese".

L'autrice della rivelazione é una ragazza cubana di 27 anni, Lisney Barisonte, più volte ospite (dopo avere conosciuto Berlusconi allo stadio di San Siro) alle feste ad Arcore del Cavaliere. Lisney, che di mestiere fa l'agente immobiliare, racconta di avere anche lei avuto la vita rovinata dall'esposizione mediatica, e di avere chiesto e ottenuto l'aiuto dell'ex presidente del consiglio per sbarcare il lunario negli ultimi anni. Convocata su richiesta dei difensori di Nicole Minetti, imputata di induzione alla prostituzione insieme a Emilio Fede e Lele Mora, la giovane cubana si schiera con il gruppo delle testimoni, ampiamente maggioritario, che dà una versione abbastanza castigata delle scene di Arcore. Nessuno spogliarello, dice. Nega di avere assistito a quelli che il pm Antonio Sangermano definisce "atteggiamenti sessualizzanti". Il massimo cui racconta di avere assistito è una esibizione della Minetti in biancheria intima al palo della lapdance. "Una volta - aggiunge - vidi il seno nudo della Minetti, ma eravamo da sole e fu lei a farmelo vedere per raccontarmi di una operazione che aveva avuto".

In alcune occasioni, dice Lisney, ho dormito ad Arcore: ma solo perché le feste finivano tardi, e io abito lontana. Ma sul finire dell'udienza il giudice Nunzia Gatto le chiede: ci sono stati gesti d'effetto tra lei e Berlusconi? E quali? E così salta fuori la storia del bacio. Lisney ci tiene a spiegare di non essere stata forzata, e che anzi l'iniziativa è partita da lei. Come è stato? "Divertente". Per la procura, che sostiene che nelle feste regnava la prostituzione, non è ancora la prova cruciale.

Ma, come si dice, è meglio che niente.

Commenti