Politica

Renzi bacchetta Alfano: "Polemiche sul lavoro? È campagna elettorale"

Il premier al Tg1: "80 euro pochi? Non accetto critiche da soloni milionari"

Al termine di una giornata di discussioni e incontri il premier getta acqua sul fuoco delle polemiche e si toglie qualche sassolino dalla scarpa. Renzi - ai microfoni del Tg1 - classifica i veti di Ncd al dl lavoro come campagna elettorale: "Le polemiche sono tipiche di un momento in cui si fa campagna elettorale ma noi vogliamo governare. Sui dettagli discutiamo ma alla fine si chiuda l’accordo perché non è accettabile non affrontare il dramma della disoccupazione".

Ma il presidente del Consiglio ne ha anche per le opposizioni tutte: da Forza Italia al Movimento 5 Stelle: "Le polemiche di Brunetta o Grillo sono due facce della stessa medaglia: loro sono il partito dei chiacchieroni che si divertono con i comunicati stampa, noi facciamo le cose concrete. I soldi arriveranno non per maggio ma per sempre. Si poteva fare meglio? Può darsi ma loro stanno alle chiacchiere". Insomma, per l'ex sindaco, la discussione sul dl lavoro non serve perché agli italiani questi "dettagli" non interessano: "Basta che alla fine si chiuda l’accordo rapidamente. Sono discussioni alle quali un cittadino normale è allergico. Parliamo del numero di proroghe ai contratti a termine, se siano 5 o 8, stiamo a discutere di un dettaglio, tipico della campagna elettorale ma noi vogliamo governare". E poi sgancia una bordata: "Noi stiamo resistituendo 80 euro al mese a chi guadagna meno di 1500 euro. Questi Soloni abituati a stipendi milionari dicono che gli 80 euro sono pochi, che sono un’elemosina elettorale. Vorrei vedere loro campare con 1000 euro al mese... Per chi guadagna 1000 euro, 80 euro fanno la differenza".

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