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Renzi, il mistero dell'attico fiorentino: a chi era intestato il contratto d'affitto?

Il premier avrebbe cambiato residenza diverse volte negli ultimi cinque anni. Ora fa la spola tra due case. Ma chi paga?

Renzi, il mistero dell'attico fiorentino: a chi era intestato il contratto d'affitto?

Le pagine della cronaca locale della Toscana ospitano da qualche giorno una storia che, se confermata, solleverebbe molti interrogativi: quella delle abitazioni e del luogo di residenza del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il trasloco a Roma, reso necessario dal nuovo incarico governativo, sarebbe infatti solo l'ultimo di una lunga serie di spostamenti che Renzi avrebbe fatto negli ultimi due anni, a partire dal 2009, anno in cui fu eletto sindaco del capoluogo toscano.

All'epoca, attaccato tra l'altro dal centrodestra che si scagliava contro un sindaco che "non risiede nemmeno nella città che amministra", Renzi spostò la propria residenza trasferendosi da Pontassieve a Firenze, prima nei dintorni di Piazza Mentana (proprio dietro Palazzo Vecchio), e poi, nel 2011 in un attico in via degli Alfani, a due passi dal Duomo. E fin qui tutto chiaro. Un ruolo rilevante in questa vicenda l'ha avuto una pressante campagna portata avanti sul sito laretenonperdona dal dipendente comunale Alessandro Maiorano (poi denunciato per diffamazione dallo stesso Renzi), in cui si chiedevano chiarimenti su tutti questi cambi di abitazione e di residenza.

Stando però a quanto ricostruito anche dal quotidiano Libero, parrebbe che l'appartamento di via degli Alfani fosse di proprietà di Alessandro Dini, 41 anni, socio di quell'azienda, la Rototype (che produce attrezzature per ufficio), il cui sito è stato allestito nel 2012 dall'agenzia di comunicazione Dotmedia, che tra i propri soci annoverava anche il fratello del cognato di Renzi, Alessandro Conticini. Inoltre la Dotmedia avrebbe anche curato i siti internet di alcune società partecipate dal Comune di Firenze, e anche quelli delle varie campagne elettorali di Matteo Renzi dal 2009 in avanti.

L'appartamento di via degli Alfani, però, non sarebbe stato affittato direttamente a Renzi, ma all'imprenditore Marco Carrai, presidente della Società di Aeroporti di Firenze e considerato tra gli uomini più vicini al premier: la sua società, la C&T Cross, avrebbe ottenuto appalti per le audioguide nei musei fiorentini. Sia Carrai che Dini, secondo quanto riporta Libero, dopo un primo contatto, si sarebbero resi irreperibili di fronte alle richieste di chiarimenti del quotidiano. Ancora più interessante è sapere che da pochi mesi, precisamente da gennaio 2014, Renzi abbia riportato la propria residenza a Pontassieve.

Pur all'interno di un quadro di ricostruzioni che sono ancora tutte da verificare, la polemica ha coinvolto anche il Consiglio Comunale fiorentino, dove esponenti degli opposti schieramenti politici hanno chiesto chiarimenti su diversi aspetti della vicenda: Tommaso Grassi di Sel ha chiesto di sapere chi abitasse effettivamente nell'appartamento di via degli Alfani, mentre Francesco Torselli di Fratelli d'Italia ha domandato alle amministrazioni di Firenze e Pontassieve i motivi dell'insolità solerzia con cui sarebbero state concluse le pratiche necessarie per lo spostamento della residenza del premier dal capoluogo al piccolo centro di cui è originario.

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