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Renzi vola a Bruxelles: "Vogliamo una Ue che parli il linguaggio dei cittadini"

Il premier diserta il summit Pse prima del vertice dei capi di Stato e di governo: "Schulz in Commissione? Prima decidiamo cosa fare"

Renzi vola a Bruxelles: "Vogliamo una Ue che parli il linguaggio dei cittadini"

Matteo Renzi snobba il summit del Pse - partito di riferimento del Pd in Europa - che precede il vertice informale Ue di stasera. Il premier italiano, arrivato a Bruxelles in leggero ritardo, si è diretto direttamente al museo ebraico del Belgio, teatro dell’attentato di sabato scorso, per poi dirigersi allo Justus Lipsius, sede della cena dei capi di Stato e di governo di stasera.

"Sono qui a rappresentare uno dei più grandi paesi dell’Ue. Vogliamo un’Europa che parli il linguaggio dei cittadini", ha detto al suo arrivo al vertice Ue. Il segratario del Pd, quindi, non ha voluto comunicare chi sosterrà alla guida della Commissione Ue. Il candidato favorito è Jean Claude Juncker (Ppe), ma per la sinistra europea (Pse) corre Martin Schulz. "I nomi vengono dopo l’accordo su ciò che dobbiamo fare. Prima vengono le cose da fare, gli argomenti su cui trovare un equilibro, poi i nomi".

Ai partner europei, Renzi ha chiesto di mettersi d'accordo prima su cosa fare e poi decidere chi la farà, con le nomine per gli incarichi europei. Il premier, rimarcando i risultati italiani, ha detto che "chi ha votato per noi ha chiesto di cambiare l'Europa".

Intanto Renzi ha sentito telefonicamente il presidente degli Stati Uniti

html">Barack Obama, come viene confermato da fonti governative.

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