Politica

Rom al voto a Roma Le accuse di razzismo dividono la sinistra

Tiene ancora banco la polemica tutta interna al centrosinistra sulle file dei Rom presenti ai seggi delle primarie 

Rom al voto a Roma Le accuse di razzismo dividono la sinistra

"Non conosco la vicenda, però dove si vede qualche rom non spaventiamoci subito". Il ministro per la Cooperazione e l’integrazione, Andrea Riccardi, ha commentato così la polemica sulla presenza di molte persone rom alle file per le primarie del centrosinistra, ieri a Roma.

All'indomani della vittoria di Ignazio Marino, la polemica però continua a tenere banco. Polemica innescata dal membro della direzione regionale del Pd Lazio, Cristiana Alicata, che su Fb aveva parlato di "voti comprati" e delle "solite incredibili file di Rom che quando ci sono le primarie si scoprono appassionatissimi di politica". Sulla presunta compravendita di voti di rom, denunciata prima da un esponente della direzione del Lazio del Pd Cristiana Alicata e oggi dal Movimento 5 Stelle, il vicesindaco di Roma Sveva Belviso presenterà un esposto in procura domani. "Su questo il Dipartimento Politiche sociali del Comune ha avviato un’indagine interna", ha commentato Belviso.

Nella giornata di ieri, a Tor Bella Monaca, la polizia è intervenuta dopo una violenta lite tra esponenti del Pd, nata perché alcuni testimoni sostenevano di aver visto fuori dal seggio alcuni immigrati "ricevere dei soldi". Il partito romano ha provato a minimizzare: "Se le primarie sono aperte agli immigrati, loro votano. Al momento non ci è pervenuta nessuna denuncia".

Tuttavia, anche una dei sei candidati, Gemma Azuni (Sel), ieri ha annunciato che "ci stanno segnalando numerosissime irregolarità come la presenza di materiale elettorale di altri candidati all’interno di alcuni seggi. Le verificheremo e vedremo se ci sono i presupposti per fare ricorso".

Secondo Alicata non sarebbe "la prima volta che succedono queste cose, guarda il voto di Napoli con i cinesi. Il tema non è il razzismo, ma chi sfrutta gruppi poveri che abitano ai margini della città". Invece il dibattito all'interno del centrosinistra sembra essersi spostato proprio sul razzismo, e non sulla possibilità di voti comprati. Insomma, la sinistra che litiga sugli immigrati è qualcosa di particolare.

"Anziché celebrare la Giornata Internazionale dei rom e sinti, ci troviamo costretti a denunciare l’ennesimo sproloquio razzista erogato con la solita scusa del legalitarismo. Quello che rattrista e allo stesso tempo preoccupa è che tale attacco sia arrivato da una dirigente del Pd, il più grande partito del centrosinistra italiano, che ha accusato di clientelismo i rom che hanno partecipato alle primarie per la scelta del prossimo candidato sindaco di Roma, e su queste parole aleggia lo spettro del voto di scambio", si legge in una nota di Arci Solidarietà Onlus.

"Come responsabile diritti dei Gd Roma, mi sento di definire come assolutamente inaccettabili le polemiche sollevate ieri nei confronti della comunità Rom romana.

Come Giovani democratici da anni siamo impegnati nel proporre per Roma un’idea di società aperta e inclusiva, nella quale tutte le comunità presenti nel territorio, nessuna esclusa, possano partecipare pienamente alla vita democratica, economica e sociale della città, senza subire pregiudizi e discriminazioni inaccettabili ed odiose", ha dichiarato Marco Palillo, responsabile Diritti dei Giovani Democratici di Roma.

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