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Roma patrocina un volume di Freda: scoppia la polemica

L'esponente dell'eversione nera doveva presentare un volume in Campidoglio. Veltroni attacca: "Atto offensivo per la città". E Alemanno revoca l'autorizzazione

Roma patrocina un volume di Freda: scoppia la polemica

La polemica è durata mezza giornata. Prima l'annuncio della presentazione in Campidoglio, nella sede del Comune di Roma, del volume edito da Franco Freda, storico esponente del terrorismo nero implicato in diversi processi per le stragi, in particolare quella di Piazza Fontana.

Poi la revoca dell'autorizzazione annunciata dal sindaco di Roma, Gianni Alemmano. In mezzo, tante polemiche. Una su tutte quella di Walter Veltroni: "Roma è tra le città italiane che ha più sofferto a causa della violenza politica e del terrorismo, per questo mi colpisce la notizia che proprio in Campidoglio e proprio con il patrocinio dell’amministrazione comunale il 4 maggio sarà presentato un volume delle edizioni Ar di Franco Freda. Chi sia Freda lo sanno tutti, quali siano i suoi legami e le responsabilità per le stragi e le tragedie degli anni di piombo è altrettanto noto: è stato condannato per le bombe sui treni, dichiarato responsabile dalla Cassazione nell’organizzazione della strage di piazza Fontana, condannato per associazione sovversiva. Perché l’assessorato alla cultura della giunta Alemanno ha allora deciso di patrocinarne un evento legato alla sua persona e di ospitarlo nella Sala del Carroccio? Il coinvolgimento del Campidoglio in una simile presentazione è un atto sbagliato e offensivo per la città, per la sua tradizione antifascista e per il rispetto che è dovuto alle vittime del terrorismo. Spero che questo errore possa essere corretto in tempo", ha tuonato l'ex primo cittadino capitolino.

Passa qualche ora e Alemanno risponde al suo precedessore: "Ho appreso che gli uffici hanno autorizzato l'utilizzo della sala del Caroccio (in Campidoglio ndr) per presentare un libro di Nietzsche, edito dalle edizioni Ar di Franco Freda, il 4 maggio prossimo, ignorando la matrice ideologica di questa casa editrice, contraria ai principi sanciti dalla Costituzione.

Sarà mia cura provvedere a revocare immediatamente ogni atto e ogni autorizzazione concessa a tale iniziativa".

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