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Roma, primarie del Pd a rischio flop. Voteranno anche i sedicenni

A Roma sono in sei a correre per la scelta dello sfidante di Alemanno. Tra loro l'ex ministro Paolo Gentiloni, il giornalista David Sassoli e il chirurgo Ignazio Marino

Roma, primarie del Pd a rischio flop. Voteranno anche i sedicenni

Domenica gli elettori del Pd torneranno alle urne. Negli ultimi sei mesi lo hanno fatto tante di quelle volte che ormai è diventata quasi un'abitudine. La cornice è la città di Roma, dove verrà scelto il candidato sindaco per il centro-sinistra. Le elezioni per il Campidoglio, va ricordato, si terranno il prossimo 26 maggio. Per conoscere il rivale di Alemanno e del grillino Marcello De Vito bisogna quindi aspettare domenica sera quando lo spoglio delle schede raccolte nelle sezioni romane del Pd stabilirà chi tra i sei contendenti avrà l'onere di concorrere per la poltrona di primo cittadino.

Inizialmente i candidati che avevano raccolto le firme necessarie erano in otto. Due si sono ritirati, dopo che erano saliti alti i mugugni sul fatto che non erano più delle normali primarie ma un vero e proprio terno al lotto. In lizza sono rimasti Ignazio Marino, Paolo Gentiloni, David Sassoli, Patrizia Prestipino, Gemma Azuni e Mattia Di Tommaso. I primi quattro sono espressione diretta del Pd. Gli ultimi due fanno capo rispettivamente a Sel e al Partito socialista.
Gli organizzatori, in verità, temono un flop del ricorso al voto. Centomila le persone, che secondo le ultime stime, potrebbero domenica esprimere la propria opinione sulla scelta del candidato sindaco. Troppo pochi, commentano a largo del Nazareno.

E per correre ai ripari hanno pensato a una novità assoluta in campo di consultazioni popolari: il voto ai sedicenni. Va aggiunto, poi, che a differenza delle primarie per la scelta del segretario (vinte da Bersani) e quelle per la scelta dei candidati al Parlamento, questa consultazione è aperta a tutti e non solo agli iscritti.
Non esistono sondaggi ufficiali sull'orientamento del voto. I bene informati, però, dicono che la sfida di domenica dovrebbe risolversi a favore di Ignazio Marino o di David Sassoli.

Fuori dall'ambito del centro-sinistra è rimasto Alfio Marchini. Il costruttore inizialmente aveva pensato di concorrere alle primarie, tanto che si era premurato di ottenere le firme necessarie.

Poi, però, ha fatto un passo indietro decidendo di concorrere direttamente per le consultazioni del 26 maggio prossimo con una lista civica in cui raccogliere buona parte del mondo cattolico e moderato, rimasto fuori dagli schieramenti Pd e Pdl.

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