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Tutti i nodi del Milleproroghe: affitti d’oro e bilancio di Roma. La Tasi resta fuori dal decreto

Il Milleproroghe è l’ultimo treno normativo dell’anno: governo alla prova dopo lo stop del Colle. La vera incertezza è la Tasi: appena nata, la tassa rischia già nuovi rincari

Tutti i nodi del Milleproroghe: affitti d’oro e bilancio di Roma. La Tasi resta fuori dal decreto

Nel Milleproroghe, che domani entrerà nel consiglio dei ministri di fine anno, c'è davvero dentro un po' di tutto. Si passa dalle norme che salvano il bilancio del Comune di Roma alle clausole per la recessione dagli affitti d’oro per le sedi istituzionali, fino ad arrivare alla proroga dei pagamenti fiscali per le zone alluvionate della Sardegna. Un pot pourrì che non lascia presagire nulla di buono. Dopo che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha bocciato il decreto "Salva Roma" e il premier Enrico Letta si è visto costretto ad annunciarne il ritiro, il governo sembra correre ai ripari infilando i capitoli più urgenti (compresi quelli "scartati" dalla legge di Stabilità appena licenziata dal Senato) nel classico Milleproroghe che, ormai, serve a procrastinare tutto quello che l'esecutivo non è riuscito a portare a termine.

Nonostante il decreto "Salva Roma" avesse già incassato il voto di Palazzo Madama e la fiducia di Montecitorio, il testo era stato stoppato dal capo dello Stato che aveva visto lievitare i contenuti ad ogni passaggio. All'interno si poteva trovare davvero di tutto. Per mettere una pezza all'ennesimo pasticcio, Letta ha calendarizzato il Milleproroghe nel Consiglio dei ministri di domani mattina. Nel tentativo di far approvare il provvedimento con la massima urgenza, si trova ad dover sciogliere quattro i nodi fondamentali: l'imposta sulla casa, gli affitti d'oro, il bilancio del Comune di Roma e il divieto di incrociare stampa e televisioni. "l governo - ha avvertito Fabrizio Cicchitto del Nuovo centrodestra - deve fare i suoi decreti con grande rigore rimanendo coerente con il tema fondamentale che li determina". Il problema più grosso è sicuramente la Tasi. Le risorse ai Comuni per le detrazioni nei confronti di famiglie numerose e meno abbienti saranno reperite attraverso la possibilità di aumentare l’aliquota massima della nuova imposta sui servizi: per la prima casa la soglia potrebbe passare da 2,5 al 3,5 per mille, per la seconda dal 10,6 all’11,6 per mille. La novità, che sarebbe solo l’ultima modifica di una tassa appena nata, servirà a portare da 500 milioni a 1,2-1,3 miliardi il tesoretto che potrà essere destinato a ridurre le detrazioni, così come promesso dal ministro per gli Affari Regionali Graziano Del Rio il giorno del varo della legge di Stabilità. All'ultimo momento il governo ha deciso di non inserire la norma all'interno del Milleproroghe.

Il Milleproroghe è l’ultimo treno normativo dell’anno. Ecco i principali provvedimenti che verranno inclusi:

Rischio rincaro sulla Tasi

Il nodo da sciogliere è quello del finanziamento degli "sconti", per adeguarli a quelli applicati per l’Imu nel 2012. Per ora ci sono 500 milioni nella Legge di STabilità, ma per portarli a 1,2-1,3 miliardi il ministro Delrio starebbe valutando la concessione di maggiore flessibilità sulle aliquote dei comuni. Come? aumentando la soglia massima al 3,5 per mille per le prime case all’11,6 per mille sulle seconde. Chi applica gli aumenti sarebbe obbligato all’uso delle maggiori risorse per gli sconti. Contro questa ipotesi si scaglia la Confedilizia. "Fatti i calcoli, questi nuovi aumenti, aggiunti a quelli della legge di stabilità - afferma il presidente Corrado Sforza Fogliani - configurano la condizione richiesta per l’aumento dei canoni dei contratti di locazione concordati previsto dall’apposito decreto ministeriale".

Il bilancio di Roma

Nel Milleproroghe saranno riproposte le norme del decreto "Salva Roma" che hanno già avuto un impatto. È il caso dei 400 milioni stanziati per evitare il default del comune di Roma Capitale. Il decreto prevedeva inizialmente anche un aumento dell’addizionale Irpef (ora allo 0,9%) di altri 0,3 punti percentuali, cancellato nel corso dell’iter legislativo. Ma non è detto che l’aggravio venga riproposto.

Gli affitti d'oro

Sarebbe in arrivo anche la norma che consente di superare il pasticcio degli "affitti d’oro" pagati da Camera e Senato per l’uso di alcuni palazzi nel centro storico. Verrebbe reintrodotta la norma che consente di recedere dagli affitti stipulati anche in mancanza della clausola di rescissione.

Le tasse per la Sardegna alluvionata

Solo domani si scoprirà quali sono le altre norme del decreto "Salva Roma" che troveranno spazio nel Milleproroghe. Tra queste potrebbero esserci i fondi, 25 milioni, in favore del Comune di Milano per l’Expo, ma anche le risorse in favore colpiti da calamità naturali, come la Sardegna. Sarebbe prevista una proroga per il pagamento delle tasse nelle aree colpite dall’alluvione lo scorso 18 novembre.

Il divieto di incroci stampa-tv

Lo ha promesso il premier, Enrico Letta nella conferenza stampa di fine anno. "Nel decreto sulle proroghe che faremo venerdì ovviamente entrerà la proroga sugli incroci proprietari fra stampa e tv". La norma, introdotta con la legge di Stabilità dello scorso anno sarebbe infatti scaduta a fine anno. "Chi aveva dubbi su questo non so bene a quale premier facesse riferimento...", ha scherzato Letta. La norma vieta per chi ha più di una rete televisiva di acquisire partecipazioni in imprese editrici di quotidiani.

Proroga sfratti

La richiesta delle organizzazioni degli inquilini è per l’adozione di una proroga di un anno, per tutto il 2014, della proroga degli sfratti per famiglie con condizioni di reddito basse, presenza di anziani o minori, portatori di handicap gravi, malati terminali.

Tra le richieste anche quella di bloccare gli sfratti in caso di morosità incolpevole.

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