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"Schnell, frau Merkel" Ora il Sole ha capito chi affonda l'Europa

Lo scorso novembre il titolo "Fate presto" contribuì al passo indietro del Cav. Oggi (finalmente!) il quotidiano di Confindustria si è accorto di chi è la colpa...

"Schnell, frau Merkel" Ora il Sole ha capito chi affonda l'Europa

Hanno macinato mesi di crisi economica, ma alla fine se ne sono accorti chi sta mandando all'obitorio l'Europa e la moneta unica. A sette mesi dalla prima pagina "Fate presto", che contribuì al passo indietro dell'allora premier Silvio Berlusconi, oggi Il Sole 24Ore si è finalmente accorto chi c'è dietro alla recessione: frau Merkel coi suoi niet e le sue politiche economiche che hanno messo in ginoccio la Grecia. Adesso sul quotidiano della Confindustria campeggia la scritta "Schnell, frau Merkel", ossia "Faccia presto, signora Merkel".

"Signora Merkel, così non può andare avanti - scrive il direttore Roberto Napoletano nel suo editoriale - non farà molta strada se continuerà ad essere indifferente alla rabbia dei greci, distante dall’orgoglio ferito degli spagnoli, dalle paure italiane e dalle angosce francesi". Ma cosa è cambiato in questi mesi? Il 10 novembre dello scorso anno i poteri forti (tra cui anche Confindustria, per l'appunto) avevano deciso che il governo Berlusconi doveva cadere. Da qui il titolone a caratteri cubitali: "Fate presto". Di lì a pochi giorni il Cavaliere lasciava Palazzo Chigi e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano "incoronava" Mario Monti presidente del Consiglio. Allora sembrava che il professore sarebbe stato in grado di rimettere a posto tutti i mali del Belpaese. Morale? Piazza Affari è ancora in balia della speculazione estera, lo spread tra i Btp e i Bund tedeschi veleggia verso la soglia dei 500 punti base, la disoccupazione è aumentata di altri due punti percentuali, la pressione fiscale è pericolosamente aumentata, i consumi sono ulteriormente arretrati. Insomma, la ricetta Monti non ha funzionato: prima dell'arrivo di SuperMario l'Italia era sull’orlo del precipizio (come figurava su una copertina dell'Economist), adesso è in caduta libera. Ora, però, il Sole 24Ore se la prende con chi di dovere. La Merkel, appunto.

Nell'editoriale pubblicato oggi Napolitano sottolinea che "tirare fuori 100 miliardi di euro per difendere le banche spagnole" e ritrovarsi con gli spread di Italia e Spagna a livelli vertiginosi è "solo l’ultima spia di un allarme rosso che lei si ostina a voler ignorare". Per salvare l'euro, il quotidiano della Confindustria suggerisce alla cancelliera tedesca tre misure fondamentali da mettere in cantiere: "garanzia unica per i depositi bancari europei", "accesso diretto al Fondo salva-Stati (Efsf) da parte degli istituti di credito" e "unificazione dei debiti pubblici europei distinguendo (Paese per Paese) il carico degli interessi ma neutralizzando così l’azione della speculazione sui tassi dei titoli sovrani dei Paesi del sud Europa". Da qui l'appello alla Germania e, quindi, a frau Merkel: "Non è suo interesse mettere a terra le economie europee dove continua a collocare oltre il 60% del suo export e a detenere gran parte degli asset esteri".

Che qualcosa si sta finalmente muovendo lo dimostra il fatto che anche l'altro quotidiano dei poteri forti, il Corriere della Sera, s'è desto. Angelo Panebianco mette in guardia i lettori dai nuovi nazionalismi: non solo gi antieuropei, ma anche quei governi che, pur non rinunciando ai vantaggi dell'Ue, piegano l'Eurotower ai propri interessi nazionali.

"Sembra di tal fatta anche la recente proposta di Angela Merkel di una maggiore integrazione politica - avverte Panebianco - il progetto di una 'piccola Europa' che escluda i Paesi 'non in ordine' secondo i criteri tedeschi".

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