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Se ne accorge anche la Kyenge: "I profughi non solo nostri"

Il ministro per l'Integrazione: "L'Europa deve assumere un ruolo diverso"

Se ne accorge anche la Kyenge: "I profughi non solo nostri"

La guerra in Egitto, inevitabilmente, porterà nuovi profughi in Italia. Ma quei barconi non saranno solo una questione italiano. Il monito è stato lanciato dal ministro Cecile Kyenge dalle colonne del Quotidiano nazionale. "Stiamo rafforzando le strutture per l’accoglienza", ha precisato il ministro, anche se l’Europa deve cambiare ruolo. "Nell’ultimo anno - ha spiegato - sono arrivati in Italia 24mila migranti, un terzo dei quali solo negli ultimi quaranta giorni. Dopo quelle in Libia e in Siria, le violenze in Egitto spingeranno molte persone a scappare alla ricerca di un futuro". Ma l’Europa deve assumere un ruolo diverso: "è necessario rivedere le procedure fissate dalla Convenzione di Dublino in base alle quali si può chiedere asilo solo nel Paese dove si è sbarcati - ha proseguito -. Occorre dare attuazione alla direttiva europea del 2011 che stabilisce che quando ci sono emergenze umanitarie è l’Europa e non i singoli stati a ricevere

538em;">i profughi".

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