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Segreteria del Pd riunita a Firenze. Riforma elettorale, Renzi ha fretta

Sulla legge elettorale il segretario vuole una risposta in una settimana. E ad Alfano risponde: "Cos'ha fatto per la famiglia? Azzerato i fondi"

Segreteria del Pd riunita a Firenze. Riforma elettorale, Renzi ha fretta

La segreteria del Partito Democratico, riunita oggi a Palazzo Ruspoli a Firenze, ha lavorato su una bozza di documento per il Job Act, preparata per la Direzione del pomeriggio.

A rivelare il tema di fondo al vaglio dei Democratici è il presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, che ha ricordato come tra le proposte di cui discutere ci sia anche il tema delle unioni civili, che il segretario Renzi vorrebbe nel patto di governo insieme alle modifiche sulla legge Bossi-Fini.

Sul tema, ha chiarito la governatrice, sarà intavolata "una trattativa con chi ci sta perché siamo un Paese che ha bisogno di risposte". Nette anche le parole di Gianni Cuperlo, presidente dell'Assemblea nazionale, che l'ha definita "una materia che solo l’assenza di buon senso può continuare a confinare nel campo dell’eticamente sensibile".

Il segretario Renzi ha visto come un segno positivo le critiche di Alfano, sottolineando che "se l'unico problema sulle nostre proposte sono le unioni civili ci va di Lusso". Quello che è discutibile, ha aggiunto, è "che si possa obiettare mettendo in mezzo la famiglia", sottolineando come i "governi Alfano-Giovanardi" abbiano solo "azzerato il fondo per la famiglia".

Poi la legge elettorale. Qualunque strada si scelga per riformare il Porcellum - tre le proposte formulate dai Democratici - la Serracchiani parla di una necessità, per arrivare a dare "governabilità e nuova credibilità all'Italia". Ribadisce poi che non c'è la volontà di "lavorare su una crisi di governo".

Sul tema il Pd ha fretta. Matteo Renzi, in conferenza stampa, ha detto che già la settimana prossima proverà "a tirare su la rete e tentare di chiudere" e aggiunto che "chi oggi pone il tema delle unioni civili non vuole affrontare il punto centrale". Una volontà di risolvere i problemi che, aggiunge, è contraria a chi "mette in difficoltà il governo" e "lo vuole far stare fermo".

La riforma della legge elettorale servirà per evitare un Parlamento non rappresentativo. Una stoccata che Matteo Renzi tira a

html">Beppe Grillo, a cui ricorda che se le Camere sono abusive "i primi sono i suoi".

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