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Sei prete, chef o avvocato? Diventerai uno psicopatico

Stressante sciropparsi nel confessionale i peccati di tante pecorelle smarrite. Per non parlare della benedizione delle case, con l'incubo di essere scambiati per testimoni di Geova. Sarà anche per questo che il prete figura tra le dieci professioni a rischio psicopatia. Insomma, attenti a non tirare troppo la corda (anzi, il cordone) del vostro «don». Perché lui sarà pure un sant'uomo, ma la sua mente - sotto stress - potrebbe virare su standard degni di un satanasso. Almeno così la pensa il professor Kevin Dutton della University of Oxford. Nel suo ultimo libro The Wisdom of Psychopaths la classifica dei lavoratori «schizzati» parla chiaro: nella top ten figurano proprio loro, i sacerdoti; ma pure i vescovi e gli «ecclesiastici» in generale. Parola di Dio. Ma, soprattutto, parola del professor Dutton. Secondo lo psichiatra inglese esistono dei mestieri che «attirano particolarmente persone con disturbi della personalità». Al numero uno spiccano gli amministratori delegati (il loro film preferito è infatti Psycho, forse perché si riconoscono nel protagonista) seguiti da avvocati e chirurghi (difesi in tribunale o operati in ospedale da potenziali psicopatici potenziale, il massimo della vita...). I giornalisti sono al sesto posto, e basterebbe dare un'occhiata ai furiosi fuorionda di Emilio Fede per trovarne la riprova. Al settimo posto troviamo i poliziotti (il blitz nella caserma di Bolzaneto vi ricorda qualcosa?), al nono gli chef (tutti vittime della sindrome di Gordon Ramsey); chiudono la classifica gli impiegati statali (dietro gli sportelli delle Poste, ad esempio, hanno tutti la faccia del serial killer).
Tra i mestieri associati con tratti meno vicini a quelli di uno psicopatico ci sono invece quelli legati all'assistenza agli altri, per esempio insegnanti (ad eccezione delle maestre dell'asilo Cip e Ciop...), infermieri, terapisti. Gli esperti sono giunti a tali conclusioni attraverso un'indagine online cui hanno risposto 5500 persone. I ricercatori hanno incrociato i dati e visto che i tratti della personalità che di solito sono legati a una diagnosi di psicopatia (ad esempio l'essere senza pietà e senza paura) si ritrovano più spesso nelle persone che fanno certi mestieri. «Il che non significa che dobbiamo aver paura del nostro vicino di casa se fa il chirurgo - precisa il dottor Dutton -. Ma più semplicemente che alcuni dei tratti caratteriali che spingono verso certe professioni sono anche caratteristiche che, crescendo in ambienti sbagliati o esposti a traumi e brutte esperienze, possono favorire l'insorgere di un disturbo di personalità». Ma in tempi di crisi, più che stare attenti a non diventare psicopatici per colpa del lavoro che si è trovato, sarebbe meglio non diventare disoccupati per colpa del lavoro che non si trova. Ricerca affannosa che oggi può contare su un nuovo prezioso strumento: Lavoradio, il network (radio, web, social) fondato da Vito Verrastro. Filosofia di fondo: rimboccarsi le maniche e mai piangersi addosso. Un pianeta di opportunità per chi cerca lavoro (e per chi se lo vuole inventare) tutto da scoprire. «L'uscita dalla crisi - ci spiega Verrastro - non è solo una questione economica. È un problema culturale, è senso di sfiducia e mancanza di prospettive. Lavoradio vuole essere una risposta positiva a tutto ciò». Basta sintonizzarsi sulle giuste frequenze.

Come quelle di Lavoradio.

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