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Service tax, Pdl e Pd a lavoro per smontare e riscrivere la tassa sulla casa

Numerose le proposte presentate in parlamento da Pdl e Pd per cercare di modificare o ridurre il peso della Service Tax

Service tax, Pdl e Pd a lavoro per smontare e riscrivere la tassa sulla casa

Lavori in corso, in parlamento, per modificare la Legge di stabilità. Pd e Pdl puntano a modificare - o in certi casi a bloccare - le nuove imposizioni fiscali introdotte dal governo Letta. Il Pdl, ad esempio, attraverso un emendamento delle senatrici Anna Maria Bernini e Maria Rosaria Rossi intende escludere la prima casa dal pagamento della Tasi, la tassa sui servizi che include quella sui rifiuti. La copertura finanziaria (circa 3,5 miliardi) deriverebbe dalla spending review. Un altro emendamento, della senatrice Anna Cinzia Bonfrisco, esclude dalla Tasi le prime case, ad eccezione delle abitazioni di lusso: quindi la tassa sulla prima casa rimarrebbe sulle ville, castelli, palazzi artistici
o storici.

Dal 2014 potrebbe arrivre il "Tuc", il Tributo unico comunale, in sostituzione dell’imposta municipale propria. Lo stabilisce un emendamento del relatore del Pdl, Antonio D’Ali, al ddl stabilità che con una serie di norme riscrive la riforma della tassazione immobiliare. Il nuovo tributo avrà una misura massima del 10,6 per mille da applicare sgli immobili indivisibili e sarà articolato in due componenti. Il Tuc, si legge, "sostituisce per la componente immobiliare l’imposta sul reddito delle persone fisiche e le relative addizionali dovute in relazione ai redditi fondiari relativi ai beni non locati, e l’imposta comunale sugli immobili, per la parte dei servizi, i costi relativi alla gestione dei servizi indivisibili". Se dovesse essere approvato ci sarebbe una vera e propria marcia indietro sulla riforma della tassazione immobiliare così come scritta dal governo nella legge di stabilità, con la cancellazione della Trise (con Tari e Tasi).

Per quanto riguarda la componente patrimoniale del Tributo unico comunale, l’emendamento stabilisce che sia corrisposta dai proprietari nella misura massima dell’8,1 per mille per anno e non è dovuta sulle prime case e sui terreni agricoli e fabbricati rurali. Il pagamento avviene in tre rate da pagare rispettivamente entro il 16 aprile, il 16 agosto ed entro il 16 dicembre. Quanto alla componente del Tuc diretta alla copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili, il Pdl propone che sia
dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo unità immobiliari, fabbricati e aree scoperte adibiti a qualsiasi uso. I soggetti passivi dell’imposta sono gli utilizzatori a qualsiasi titolo degli immobili con un’aliquota dell’1,5 per mille e i proprietari degli stessi con un’ulteriore aliquota dell’1 per mille con esclusione per quest’ultima delle prime case, dei terreni agricoli e dei fabbricati rurali.

La componente dedicata alla copertura dei costi per la gestione dei rifiuti è dovuta da chiunque produca rifiuti urbani nella misura dei quantitativi e delle tipologie dei prodotti misurabile anche in relazione al possesso e alla detenzione a qualsiasi titolo di locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti urbani. La componente sui rifiuti per il 2014 non potrà superare quella del 2013 e sarà ridotta di un 10% nel 2015 e di un ulteriore 10% nel 2016.

Anche il Pd è impegnato con alcune proposte di modifica alla Legge di stabilità, puntando più che altro su riduzioni ed esenzioni da calibrare sulla capacità contributiva delle famiglie per quanto riguarda la Tari (allo stato attuale la manovra prevede solo l'eventualità per i Comuni di disciplinare riduzione ed esenzioni legate all'Isee). Detrazioni sulla prima casa pari a 50 euro per ogni uno per mille di aliquota Tasi e di 12,50 euro per ogni figlio fino al quarto: lo prevede un emendamento presentato dai senatori del Pd, primo firmatario Federico Fornaro.

Il Pdl, invece, per quanto riguarda la Tasi, chiede di alleggerire la tassa in funzione del reddito e del nucleo familiare, tenendo conto della capacità contributiva delle famiglie e del numero dei componenti, con una detrazione annuale per ciascun figlio.

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