Scienze e Tecnologia

La sfida di due imprenditori: "Battiamo la crisi con l'e-commerce"

Nel 2012 il fatturato delle vendite online crescerà in Italia del 25,5%, arrivando a toccare quota 12,8 miliardi di euro. Forte di questi dati, il sito Mamama.it prova a sconfiggere la recessione con la formula della spedizione gratuita in tutto il Paese. I due fondatori: "Pronti a creare sessanta nuovi posti di lavoro"

Di fronte alla crisi che da anni attanaglia la nostra quotidianità, ci sono due modi antitetici di comportarsi. Aspettare passivamente «tempi migliori» e tirare a campare, oppure prendere di petto la recessione economica provando a diversificare le proprie strategie aziendali. Gettarsi nell'e-commerce, la vendita online, può essere una soluzione.
In Italia - secondo uno studio di eMarketer - si registrerà al termine del 2012 una crescita del fatturato del commercio attraverso la rete del 25,5% per raggiungere un valore di 16,6 miliardi di dollari (12,8 miliardi di euro). Di contro, anche se gli altri Paesi cresceranno meno, il valore dei loro mercati sarà più consistente: in Spagna, eMarketer prevede una crescita del 18,8% a 18,57 miliardi di dollari contro i 15,64 miliardi del 2011 e i 12,77 miliardi del 2010. Ma l'Italia dovrebbe effettuare il sorpasso sulla Spagna nel 2015, arrivando nel 2016 a 31,25 miliardi di dollari di spese online.
È su questi dati confortanti che si regge il progetto di due imprenditori milanesi che da poche settimane hanno lanciato il sito di vendita online www.mamama.it. Molte le idee che si possono scovare al suo interno: dallo zaino con i pannelli solari, all'abbigliamento griffato, dagli utensili per il fai da te agli accessori da cucina.
Il tutto con una formula, quella della spedizione gratuita degli oggetti acquistati, che - sperano - possa rivelarsi vincente. «Noi di mamama.it ci siamo impegnati non solo nella ricerca di oggetti particolari, di qualità, ma anche a contenere i prezzi. La crisi c'è e non lo neghiamo, ma abbiamo deciso di fare uno sforzo economico e garantire sempre le spese di spedizione gratuite». E se il futuro sarà roseo, arriveranno anche nuovi posti di lavoro. «Attualmente lavorano a questo progetto sette persone, ma se la prima parte del test andrà come ci auguriamo, siamo pronti a creare almeno trenta nuovi posti di lavoro ed altrettanti di indotto».

Perché, se affrontata con inventiva, la crisi spaventa un po' meno.

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