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Sgozzata per cento euro dall'ex inquilino romeno

L'uomo, cui la vittima aveva affittato una stanza, dopo essere stato sfrattato pretendeva la restituzione della caparra. Il no ha scatenato la furia omicida

Sgozzata per cento euro dall'ex inquilino romeno

Massacrata per cento euro: il prezzo della caparra di un affitto non restituita al balordo cui aveva dato in nero una stanza. Sono bastati tre giorni ai carabinieri di Stradella per trovare ed ammanettare l'assassino di Alma Pecorara, 76 anni, trovata morta nella sua villa di Piane di Montecalvo Versiggia (Pavia) la mattina del 24. Si tratta di un romeno pregiudicato.

A scoprire il corpo dell'anziana, trafitto da una coltellata, era stato il figlio Andrea Castaldi. E anche su di lui, almeno per qualche ora, si erano concentrati i sospetti. Ma l'uomo, 42 anni, aveva un alibi di ferro. Al momento del delitto, avvenuto probabilmente la sera di martedì, si trovava con alcuni amici. Mercoledì i vicini, preoccupati dal fatto di non aver visto la signora Alma uscire di casa come faceva ogni mattina, hanno avvisato suo figlio. Lui aveva cercato più volte di chiamare al telefono la madre ma senza ricevere risposta. Così era andato a controllare di persona facendosi accompagnare dallo zio Sergio. Con una scala i due erano saliti al primo piano della casa, entrando dopo aver rotto il vetro di una finestra.

Una scena terribile si è presentata ai loro occhi: in un corridoio al piano terra il cadavere di Alma Pecorara giaceva in una pozza di sangue. Si poteva pensare alla «solita» rapina finita male, ma dalla villa sembra non mancasse nulla. Così l'indagine ha quasi subito preso una direzione precisa: doveva esserci un movente personale, magari interessi economici, forse una vendetta. Difficile però immaginare che a scatenare una furia omicida potessero bastare cento euro.

Il presunto assassino, 34 anni, è stato sorpreso dai militari la notte scorsa mentre dormiva in altra stanza presa in affitto in un paese vicino a quello del delitto, Golferenzo dove sopravviveva facendo il lavoratore stagionale. A quanto pare lo straniero- un omone già noto alle forze dell'ordine per risse e ubriachezza,- non si voleva rassegnare alla perdita della caparra dopo essere stato «cacciato» e, il giorno del delitto aveva telefonato alla vittima scatenando l'ennesima lite. Ultima di una lunga serie tanto che la donna si era rifiutata di incontrarlo.

Tra lo straniero e l'anziana c'erano state diverse discussioni per quella caparra che la donna, che gestiva un paio di immobili nella zona, non voleva restituirgli. Pare che il romeno, Costantin S. - che riusciva appena a sbarcare il lunario - non si fosse mai rassegnato alla perdita di quei 100 euro, somma per lui ingente, e ne chiedesse la restituzione continuamente. Fino al momento della follia quando avrebbe accoltellato Alma al collo provocandole un'emorragia che l'ha dissanguata. L'aggressione sarebbe avvenuta al culmine di una breve lite, dopo che l'uomo si era introdotto in casa non è chiaro se di nascosto o forse riuscendo a farsi aprire dalla vittima.

E ora anche le tracce lasciate lo inchiodano.

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