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Sicilia, escort e viaggi con i soldi pubblici destinati ai disoccupati

Diciassette arresti: in manette due ex assessori e alcuni funzionari regionali. Le accuse: associazione a delinquere, corruzione, truffa e false fatturazioni

Sicilia, escort e viaggi con i soldi pubblici destinati ai disoccupati

Terremoto nella politica siciliana. I fondi pubblici destinati alla formazione e ai disoccupati siciliani finivano in viaggi, serate con escort e cene sfarzose. Il tutto in favore di politici e faccendieri. Diciassette persone sono state arrestate per finanziamento illecito ai partiti e associazione a delinquere e corruzione nell'ambito di un'inchiesta sul Ciapi, uno dei più grandi enti di formazione siciliani.

La guardia di finanza ha scoperto un comitato d'affari che per anni, anche attraverso la corruzione di politici e dirigenti pubblici e l'emissione di fatture per operazioni inesistenti, ha pilotato gli appalti dei grandi eventi in Sicilia. L’indagine riguarda a vario titolo anche diversi uomini politici siciliani: cinque ex assessori regionali al Lavoro e alla Formazione, tutti del centrodestra.

La Guardia di finanza avrebbe denunciato anche l’ex presidente dell'Ars Francesco Cascio (Pdl), che deve rispondere di finanziamento illecito ai partiti; Gaspare Vitrano, ex deputato regionale del Pd, sotto processo per concussione, per aver intascato mazzette riguardanti appalti del settore fotovoltaico.

Compaiono anche Salvino Caputo, deputato del Pdl all'Ars e Gerlando Inzerillo, ex congliere comunale di Grande Sud.

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