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Sigarette elettroniche, stop di Balduzzi: vietata la vendita ai minori

Il ministro aveva già sollecitato l'intervento in materia dell'Unione europea: oggi è arrivata l'ordinanza. Sono già vietate in Brasile, Israele e Singapore

Sigarette elettroniche, stop di Balduzzi: vietata la vendita ai minori

Con un’ ordinanza firmata oggi, il Ministro della Salute Renato Balduzzi ha innalzato il divieto di vendita delle sigarette elettroniche con presenza di nicotina da 16 a 18 anni.
Circa un mese fa, il 5 marzo, il ministro aveva richiesto all'Unione Europea una regolamentazione adeguata sulle sigarette elettroniche, invitando a una riflessione sul tema. "La loro diffusione - sottolinea in una nota - è contraria agli sforzi per disincentivare la moda dell'uso delle sigarette, anche perchè possono essere usate per aggirare i divieti, sia sulle aree smoke free che sui minori, e poi perche' possono contenere nicotinoidi". La nuova ordinanza si è resa necessaria in coerenza con la norma del Decreto Balduzzi, che dal 1 gennaio 2013 eleva a 18 anni il limite di età per la vendita dei prodotti del tabacco. Balduzzi aveva chiesto all’Istituto Superiore di Sanità un parere in merito alla valutazione del rischio connesso all’utilizzo delle sigarette elettroniche, in particolare sui minori, sulla base degli ultimi aggiornamenti scientifici. L’Istituto superiore di sanità ha fornito le proprie valutazioni il 20 dicembre 2012, proponendo una metodologia per la valutazione della pericolosità che prevede l’applicazione di un modello che misura l’assorbimento di nicotina dalle diverse cartucce disponibili, considerando il ricorso alla sigaretta elettronica da parte di fumatori a moderata, media e forte intensità di utilizzo. Lo studio condotto dall’Istituto superiore di sanità ha evidenziato come, anche per i prodotti a bassa concentrazione, la dose quotidiana accettabile di nicotina - come determinata dall’Agenzia europea per la sicurezza alimentare - è superata anche solo con un uso moderato delle sigarette elettroniche. Con risultati ancor più incisivi, negativamente, sugli adolescenti.

Non si possono quindi escludere effetti dannosi per la salute e per questo è arrivato lo stop.

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