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Il sindaco comunista insabbia la perla della Maremma

A Castiglione della Pescaia (Grosseto) il primo cittadino Giancarlo Farnetani mette a rischio l'apertura della stagione estiva degli stabilimenti balneari con interventi di ripascimento dell'arenile iniziati in ritardo e con una colata di asfalto sul lungomare. La denuncia dell'ex sindaco e deputato Pdl, Monica Faenzi

Il sindaco comunista insabbia la perla della Maremma

Mancano ancora tre anni alle prossime amministrative a Castiglione della Pescaia, bellissima località balneare sulla costa maremmana, che già l'ex sindaco e oggi deputato Pdl, Monica Faenzi, prepara la sfida.
L'attuale sindaco comunista, Giancarlo Farnetani, vincitore delle comunali 2011 a seguito di un clamoroso errore nella compilazione delle schede elettorali da parte del centrodestra, che ne decretò la sconfitta a tavolino, ha messo a segno un paio di colpi che minano la stabilità della stagione estiva appena iniziata.
"Il 6 giugno con il sole che finalmente ha fatto capolino e i primi turisti che possono godersi la spiaggia e il mare, - racconta Faenzi - a Castiglione si vieta di fare il bagno su metà del litorale cittadino a causa della mancata programmazione nei tempi dell'intervento di rinascimento delle spiagge. Per un paese che vive di turismo è veramente uno smacco".
L'onorevole del Pdl Monica Faenzi attacca l'amministrazione rossa di Castiglione della Pescaia che da alcuni giorni ha avviato sul litorale, nella fascia costiera compresa tra il bagno Faro e La Valletta, e poi fino a Punta Rocchette e Punta Ala, le operazioni di ripascimento dell'arenile portato via dalle mareggiate di questi mesi. Detta così, la notizia sembrerebbe positiva, se non fosse per il fatto che questo tipo di intervento, a seguito delle ordinanze della Capitaneria di Porto e dell'ufficio demanio marittimo, impedisce in primis la balneazione dei tanti turisti arrivati in Maremma e, come se non bastasse, il transito di qualsiasi natante o imbarcazione nell'ampio specchio di mare di fronte al lungomare.
"Perché i lavori sono stati programmati così in ritardo? - si chiede Faenzi, che ha amministrato Castiglione della Pescaia per dieci anni, dal 2001 al 2011 -. Durante i mesi precedenti non si poteva fare nulla? Perché la giunta comunale ha aspettato il 29 aprile per approvare il progetto? Tra l'altro, il progetto, presentato alla stampa come un intervento innovativo, non è altro che una semplice ripetizione di quanto già fatto dalle nostre giunte negli anni passati; in più siamo a metà giugno e la draga ha potuto effettuare solo pochissimi giorni di lavoro con risultati scarsissimi".
Ma Farnetani non si è limitato a questo: mentre negli anni passati gli operatori avevano visto questo tipo di intervento sempre finanziato dall'amministrazione o da altri enti territoriali, quest'anno la giunta è riuscita nell'impresa di far pagare agli stabilimenti balneari parte dei costi di livellamento della sabbia depositata dalla draga sulla battigia. Dopo la recessione economica generale, dopo la tassa di soggiorno, pareva opportuno al primo cittadino frugare ancora nelle tasche degli operatori economici della cittadina, che ormai hanno visto accorciarsi sempre di più la loro stagione.
E non finisce qui: non contento Farnetani ha voluto mettere, per così dire, anche la ciliegina sulla torta, asfaltando parte del lungomare, il salotto buono del borgo medievale. "Pare incredibile ma il sindaco, coadiuvato nella propria giunta anche da assessori che di professione fanno gli architetti, ha ordinato una colata di asfalto davanti alle spiagge. Anziché valorizzare il lungomare con materiali poco impattanti e architettonicamente gradevoli, ha preferito far stendere asfalto nero come si farebbe con qualsiasi altra strada di scorrimento", tuona l'ex sindaco.
Insomma, stabilimenti balneari a rischio crac a causa dell'arenile non utilizzabile, turisti infuriati per l'impossibilità di accedere alle spiagge, lungomare sepolto dall'asfalto. "Tenete duro - conclude Faenzi -, mancano solo tre anni alla dipartita di questa amministrazione miope, povera di idee e disorganizzata". Tre anni che si preannunciano già incandescenti.

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