Politica

La sinistra torna alla carica per regolamentare le nozze gay

Dopo i "sì" di Francia e Inghilterra ai matrimoni gay, anche Vendola e Bersani vanno all'attacco: "Serve subito una legge". Il Cav apre ai diritti: "No alle nozze"

Mentre la Gran Bretagna fa un primo serio passo verso le nozze gay pagando il prezzo della tenuta dei conservatori a due anni dalle elezioni, in Italia entra in piena campagna elettorale il dibattito sulle unioni civili. Il primo a riproporre l'argomento in agenda è il leader del Sel Nichi Vendola che, in una intervista alla Stampa, ha ribadito il proprio impegno affinché anche il tema dei diritti delle coppie omosessuali non è più rinviabile. Pienamente d'accordo anche Pier Luigi Bersani che, insieme al governatore della Puglia, ha sottoscritto un programma in cui figurano proprio le nozze tra omosessuali. Per Silvio Berlusconi "i tempi non sono maturi" per l’introduzione del matrimonio. Tuttavia, si è detto d'accordo per "una regolamentazione nel codice civile dei rapporti delle coppie di fatto".

"Non è ancora primavera, ma c’è una progressiva presa di coscienza politica di quanto non sia più un tema rinviabile quello dei diritti dei gay. E c’è addirittura un primo positivo spiraglio da Oltretevere, attraverso le parole di un autorevolissimo alto prelato come monsignor Paglia", ha spiegato il leader di Sel convinto che, dopo i "sì" della Francia e dell'Inghilterra, anche l’Italia sia pronta a regolamentare i matrimoni gay. "Il mio partito depositerà in Parlamento una proposta per il riconoscimento del matrimonio omosessuale. E sono convinto che non sarà l’unica proposta", ha continuato Vendola secondo cui non ci saranno ripercussioni sull’alleanza di Sel con il Pd. D'altra parte nel programma del centrosinistra ci sono la legge contro l’omofobia e il riconoscimento delle coppie di fatto: "Sono il minimo, rispetto al quale non si può fare un passo indietro", ha concluso Vendola. Sulle unioni civili lo stesso Bersani ha preso un impegno con l'alleato e promette di approvare, in caso di vittoria, la legge tedesca sulle unioni civili delle coppie omosessuali.

"L’Europa non è solo fiscal compact, - ha spiegato il segretario del Pd - dobbiamo avere le nostre ricette, ma dobbiamo parlare anche di diritti, come quelli dei diritti degli immigrati, il diritto allo studio, non guardare al futuro con lo specchietto retrovisore come abbiamo fatto fin qua".

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