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Sinodo, Betori: "I divorziati non sono buttati fuori dalla Chiesa"

Il cardinale Betori: "Nessuno è buttato fuori dalla comunità, per una sua irregolarità di situazione familiare"

Sinodo, Betori: "I divorziati non sono buttati fuori dalla Chiesa"

"Nessuno è buttato fuori dalla comunità, per una sua irregolarità di situazione familiare". In una intervista alla Radio Vaticana il cardinale Giuseppe Betori, presidente della Commissione per il messaggio conclusivo del Sinodo, l’arcivescovo di Firenze è tornato a parlare della questione dei divorziati risposati. "Chi è in questa situazione, al contrario, ha maggiore bisogno di essere accolto, sostenuto - ha spiegato - si pensi soprattutto ai figli, che forse sono quelli che soffrono di più di queste situazioni".

La bozza del Sinodo è stata presentata questa mattina dallo stesso Betori nel corso della 18esma Congregazione generale. Secondo il cardinale Betori, "non c’è mai nessun muro tra la Chiesa e le persone". Nell'intervista il porporato ha spiegato che si tratta di "creare spazi in cui anche laddove non sia possibile una pienezza di comunione, che si esprima attraverso la partecipazione all’Eucaristia, ci sia accoglienza per le persone che vivono situazioni familiari, come si usa dire, 'irregolari' rispetto all’immagine del matrimonio che Gesù ci ha affidato". L’auspicio dell’ex segretario Cei è che "non manchino nella Chiesa" questi spazi, e che "restino spazi di appartenenza alla Chiesa, di vita, anche di protagonismo ecclesiale nel servizio alla carità, in tanti altri modi con cui appunto ci si rende membra vive della Chiesa stessa".

Nel messaggio conclusivop del Sinodo, la Santa Sede ha parlato a tutti i cristiani affinché "portino il Vangelo nel mondo con sereno coraggio, vincendo la paura con la fede e consapevoli della nostalgia di Dio racchiusa nel cuore dell’uomo". Il mondo di oggi è descritto nel testo come un’anfora vuota che attende di essere riempita da un’acqua pura che dà la vita, immagine che richiama la sete e la nostalgia di Dio racchiuse nel cuore dell’uomo contemporaneo, ma anche la missione evangelizzatrice della Chiesa ed il suo compito di andare incontro all’umanità, proprio come ha fatto Cristo con la samaritana al pozzo.

"Niente pessimismo, dunque", ha commentato la Radio Vaticana anticipando i contenuti del messaggio finale: "Non si tratta, infatti, di inventare nuove strategie di evangelizzazione, perchè la Buona Novella non è un prodotto di mercato, quanto piutttosto di »riscoprire i metodi con cui accostare gli uomini di oggi alla vicenda di Gesù".

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